Ronaldo mette nei guai la Juve: pronto a collaborare con la Procura

Non solo le polemiche al Mondiale e un futuro ancora incerto: Cristiano Ronaldo tiene banco anche nelle vicende giudiziarie che coinvolgono la Juventus

Cristiano Ronaldo tiene sempre banco, nel bene e nel male. Soprattutto con accezione negativa visto il deludente Mondiale finora del cinque volte Pallone d’Oro.

Juventus, indagine Ronaldo
Cristiano Ronaldo ©LaPresse

L’ex fuoriclasse della Juventus è stato spedito in panchina dal Ct Santos nel match degli ottavi del Mondiale contro la Svizzera, con il Portogallo però che ha asfaltato comunque la formazione svizzera per 6-1 con CR7 in campo soltanto a giochi ormai fatti. L’esclusione di Ronaldo sta facendo discutere e non poco, senza contare i rumors insistenti sul futuro del fuoriclasse classe ’85 dopo l’addio traumatico tra le polemiche al Manchester United. La stella portoghese sembra sul viale del tramonto e per lui potrebbero aprirsi le porte dell’Al-Nassr in Arabia Saudita – che gli ha offerto un contratto da nababbo – per chiudere una carriera inimitabile e piena di successi. 

Di Ronaldo però si parla anche in chiave Juventus, non in merito a questioni di campo o di mercato per un clamoroso ritorno sotto la Mole. Le vicende giudiziarie nel quale è coinvolta la ‘Vecchia Signora’ investono anche CR7, con l’indagine della Procura di Torino che sta indagando anche sui presunti stipendi non corrisposti al portoghese nel periodo della pandemia e che si riferisce alla famosa ‘Carta Ronaldo’. Cristiano non avrebbe incassato 19,9 milioni di euro che la Juve gli dovrebbe nella seconda manovra riferita alle mensilità differite per fronteggiare i danni economici causati dal Covid-19 e aspetto pregnante dell’inchiesta giudiziaria. L’ex attaccante bianconero rivorrebbe indietro quanto gli spetta, ma al momento i magistrati avrebbero respinto la richiesta per visionare gli atti presentata dai legali del giocatore.

Juventus, carta Ronaldo: la Procura di Torino spera nella collaborazione di CR7

Juventus, carta Ronaldo
Ronaldo ai tempi della Juve ©LaPresse

I tempi però adesso – come scrive ‘La Gazzetta dello Sport’ – potrebbero essere maturi per rilasciare a Cristiano Ronaldo tutta la documentazione richiesta, autorizzazione che arriverebbe dopo il rinvio a giudizio degli indagati. Gli inquirenti con l’apertura delle carte si augurerebbero una collaborazione proficua di Ronaldo e che il portoghese possa anche presentarsi a testimoniare, anche se questo scenario appare comunque molto complicato. I magistrati auspicherebbero che CR7 sia in possesso della versione originale della famosa carta sui suoi stipendi dilazionati nel periodo della pandemia, ovvero la scrittura privata e firmata dallo stesso giocatore dove si accerterebbe l’impegno della Juventus a corrispondergli i pagamenti anche in caso di cessione, poi effettivamente avvenuta nell’estate 2021. Secondo la Procura tale somma (19,9 milioni) andava registrata a bilancio nella stagione 2020/21 e poco importerebbe se sia stata già incassata o meno da Ronaldo. Gli inquirenti stanno cercando di fare luce anche e soprattutto sulla quesitone Ronaldo nell’indagine Prisma.

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