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“Ho pensato di non venire più”: l’Inter e il retroscena clamoroso

Uno degli acquisti dell’Inter racconta la sua verità e spiega come il suo passaggio ai nerazzurri fosse sul punto di saltare

Dopo i sei gol rifilati ai padroni di casa dello Gzira, l’Inter prosegue il suo breve ritiro a Malta, che andrà avanti fino a venerdì. Intanto, oggi, secondo test in loco, decisamente più probante, contro il Salisburgo, compagine di caratura internazionale che ha già sfidato il Milan in Champions League in questa stagione e a febbraio affronterà la Roma di Mourinho nei playoff di Europa League.

"Ho pensato di non venire più": l'Inter e il retroscena clamoroso
Simone Inzaghi © LaPresse

Simone Inzaghi attende altre risposte positive dai suoi, per alimentare l’ottimismo con cui tutto l’ambiente ha affrontato la ripresa dell’attività agonistica. Sarà un 2023 in cui provare a essere protagonisti per i nerazzurri su tutti i fronti, nelle coppe (Coppa Italia da difendere da detentori e Champions League in cui provare a entrare tra le prime otto sfidando il Porto negli ottavi di finale) e in campionato, dove l’attuale quarto posto, a -11 dalla vetta, non può certo soddisfare. Il calendario offrirà subito un’occasione per tornare in corsa: il 4 gennaio, alla ripresa, sfida a San Siro contro il Napoli capolista per provare ad accorciare la classifica. Una grande chance di cui è consapevole anche Francesco Acerbi, che parla in una intervista al ‘Corriere dello Sport’: “Se vinciamo contro il Napoli possiamo ancora vincere lo scudetto. E’ una gara da dentro o fuori, ci giochiamo tutto, altrimenti non ci sarebbe più spazio per recuperare”. Il difensore, però, racconta anche un retroscena sul suo approdo in nerazzurro, segnato da alcune perplessità all’inizio.

Inter, parla Acerbi: “Non mi piaceva avere il dito puntato, lo avevo detto anche ad Inzaghi”

"Ho pensato di non venire più": l'Inter e il retroscena clamoroso
Francesco Acerbi © LaPresse

“Avevo pensato di non venire più, lo avevo detto anche ad Inzaghi – racconta – Non mi è piaciuto avere il dito puntato e sentirmi dire che avevo aiutato il Milan a vincere lo scudetto. Ma ora mi sono creato uno scudo, l’opinione della gente non mi interessa più. Non devo più dimostrare nulla. Il futuro? Sarei felice se l’Inter mi riscattasse, ma in caso contrario non avrei contrario. Alla Lazio mi trovavo bene, sarei rimasto a vita. Ma sono stato io a voler andare via, ero contento per l’arrivo di Sarri e lui voleva tenermi, ma non mi sentivo adatto al modo di difendere che lui chiede”.

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