TV PLAY | Retroscena Inter: “Ecco come sono andate davvero le cose”

Retroscena sui trascorsi con la maglia dell’Inter, la rivelazione: “Ecco come sono andate davvero le cose”

Dopo tanti anni in Serie A, dall’agosto 2020 Emiliano Viviano è il portiere del Fatih Karagumruk. L’estremo difensore fiorentino è uno dei tanti italiani di Turchia in una squadra che è rappresentata da una ricca colonia azzurra composta, tra gli altri, anche dal tecnico Andrea Pirlo.

Viviano a TV PLAY
Viviano a TV PLAY

Quella di Viviano non è l’unica esperienza all’estero della sua carriera, ma sicuramente la più degna di nota, visto che i trascorsi sia all’Arsenal che allo Sporting CP sono stati tutt’altro che indimenticabili. L’estremo difensore, che aveva esordito a Brescia da professionista, ha conosciuto la massima serie a Bologna e proprio dopo l’esperienza rossoblù c’è stato il suo passaggio all’Inter, che acquistò il giocatore risolvendo la comproprietà con i felsinei.

Viviano a TV PLAY: “Addio all’Inter più una mia volontà”

Un trasferimento che Viviano ha voluto ricordare su Calciomercato.it in diretta su TV Play. “L’addio all’Inter? E’ stata più una volontà mia. Succede che gioco a Bologna, poi il secondo anno gioco in nazionale per l’infortunio di Buffon nel Mondiale 2010. Poi vado all’Inter, c’era Julio Cesar che aveva vinto il triplete ed era tra i più forti del mondo. Io però volevo andare a giocare, l’Inter su di me puntava, io ho spinto, pensavo che volessero più che altro un secondo affidabile. La stagione successiva sono andato alla Fiorentina, loro prendono poi Handanovic. A pranzo con Branca mi ha rimproverato questo. Rimpianti non ne ho, fossi rimasto all’Inter per esempio non sarei andato alla Sampdoria e non avrei conosciuto una piazza meravigliosa. Con il senno di poi se ho fatto un errore è stato spingere così tanto in quel gennaio per andare via dopo il problema al crociato, perché poi effettivamente Julio Cesar è andato via”.

Viviano sul retroscena Inter
Handanovic ©LaPresse

Viviano ha raccontato anche eventuali mancati approdi futuri: “Napoli? Sì ci ho parlato, mi cercarono quando avevano problemi con Reina. Juventus? No, quella mai, non ho niente contro la Juventus, ma per la storia che ho avuto, dove sono cresciuto, per rispetto della Fiorentina non potevo andare alla Juventus. Poi ognuno ragiona alla sua maniera, io non ho niente neanche contro il Genoa, per esempio, ma se mi sono legato così tanto alla Sampdoria non posso andare di là. Ricordo ancora un lungo striscione contro di me da parte dei tifosi della Juventus, un qualcosa che nell’arco dei novanta minuti è bellissimo, è il bello del calcio, non ho mai poi avuto problemi extra campo”.

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