Qatar 2022 teatro del riscatto per Cristiano Ronaldo: ecco cosa dice il futuro

Quinto Mondiale della sua lunga carriera per Cristiano Ronaldo. Ma occhi puntati anche al calciomercato di gennaio

Il quinto Mondiale della sua carriera è alle porte. E sicuramente è il più delicato della sua carriera. Perché ci arriva a 37 anni, quando in qualche modo vede il ‘fine corsa agonistica’ più vicino e, se non lo vedesse, ci sono gli altri a ricordargli che forse smettere non sarebbe sbagliato, che tanta carriera meriterebbe un finale più decoroso, che non si può andare avanti a dispetto dei santi.

Qatar 2022 teatro del riscatto per Cristiano Ronaldo: ecco cosa dice il futuro
Cristiano Ronaldo, capitano del Portogallo ai Mondiali in Qatar ©️ LaPresse

Cristiano Ronaldo però questo è: con i suoi vent’anni ad altissimo livello alle spalle, con i suoi 701 gol in 951 partite che se si aggiungi la nazionale portoghese diventano 818 nelle 1142 volte in cui è sceso in campo. Con i suoi 20 trofei nazionali e i suoi 11 trionfi internazionali di club, le due competizioni vinte con il Portogallo e i suoi riconoscimenti individuali che dai Palloni alle Scarpe d’Oro ai Fifa World Player alle miriadi di premi a livello nazionale nemmeno si contano più. Ora ci mancava l’integralista ten Hag sulla sua strada, che aveva contemplato il ritorno al Manchester United, primo e unico ritorno della sua carriera e probabilmente primo e unico errore commesso nella sua gestione complessiva, sempre in ascesa.

Certamente bisogna fare i conti con l’età, con un’usura che resiste a qualsiasi volontà di ferro e a qualsiasi maniacalità nella conduzione di una vita da professionista senza sgarri, senza eccessi. Perché tutto il ‘senza’ era riempito dal ‘con’ raccolto in carriera. La seconda Manchester è stata (ed è) il contatto con la terra che per CR7 diventa il punto più basso: gioca e segna poco (10 partite e un gol in Premier, 16 con 3 reti in tutta la stagione). E’ stato platealmente messo in discussione e anche da parte. Tutto questo mentre l’uomo che ha contribuito in modo determinante a costruire quella meraviglia che è la sua carriera, nel momento più complesso, si è dannato l’anima ma non è riuscito a trovare una strada che restituisse a Cristiano il sorriso.

Mondiale e futuro: due mesi chiave per Ronaldo
Ronaldo può lasciare, di nuovo, lo United a gennaio ©️ LaPresse

Mondiale e futuro: due mesi chiave per Ronaldo

Adesso c’è il Mondiale, nel Paese più congeniale per tornare a sentirsi Re e dove peraltro gli farebbero ponti d’oro per portarlo a giocare. Come in Mls. Ma nella testa di Cristiano Ronaldo non ci sono ancora questi pezzi di mappa mondiale del calcio, che potremmo ancora chiamare i Nuovi Mondi. Un mese e mezzo fa, al Gala Quinas de Ouro 2022, ha svelato progetti e ambizioni, rivelando che non si sente vicino al ritiro, che punta l’Europeo 2024 e per farlo deve giocare in club e campionati competitivi. In estate c’erano stati dialoghi anche fitti con il Napoli, mentre la voce della Roma è sempre parsa vagheggiata per la presenza di Mourinho, senza però acquisire ma concretezza.

Adesso hanno abbassato la voce anche i sognatori che puntavano Parigi e quella sorta di favola mai scritta sul serio di vederli giocare insieme quei due là: CR7 e Messi. Ogni tanto – ed è cronaca di questi mesi invece – rispunta il Galatasaray, che un po’ più di sostanza ne avrebbe e ne ha. La verità è che la voglia matta di Cristiano non scende nemmeno di un po’. E il Mondiale diventa il palcoscenico del riscatto. Se si potesse ibernare il talento lui ci avrebbe già pensato. Altro che crioterapia.

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