“Non c’era fallo”: Inter-Bologna, la verità sul contatto su Lautaro

Inter-Bologna, il contatto da cui è nata la punizione siglata da Dimarco ha catalizzato l’attenzione mediatica.

Sfida ormai incanalata al Meazza, con l’Inter che è riuscita a ribaltare la situazione e a dilagare, al cospetto di un Bologna che era riuscito anche a passare in vantaggio. Poi, però, la compagine di Inzaghi ha pigiato sul tasto dell’acceleratore, creando occasioni a raffica da cui sono scaturiti – al momento – ben quattro reti.

"Non c'era fallo": Inter-Bologna, la verità sul contatto su Lautaro
Federico Dimarco ©LaPresse

Sugli scudi Federico Dimarco, capace di griffare una doppietta d’autore. Il primo sigillo, su punizione, da incorniciare come una pennellata su tela, che non ha lasciato scampo a Skorupski. La punizione accordata da Andrea Colombo, però, ha destato non pochi dubbi. Come confermato da Luca Marelli, il goal del vantaggio dell’Inter è nato da una punizione scaturita da un fallo che non c’era.

Il body check di Lucumì ha permesso al difensore del Bologna di toccare il pallone con il piede sinistro. Effettivamente, la decisione arbitrale è parsa errata sin da subito. Probabilmente Colombo è stato ingannato dal repentino cambio di direzione di Lautaro, con l’incrocio di gambe con il difensore del Bologna che ha tratto in inganno l’arbitro. Tuttavia, si tratta di un episodio solo parzialmente rilevante: i padroni di casa hanno dimostrato di poter dominare in lungo ed in largo la contesa, capitalizzando una superiorità tecnica a tratti evidentissima. Dopo una prima a mezz’ora giocata a viso aperto, i felsinei si sono di fatto consegnati alla sfuriata dell’Inter, che progressivamente ha preso campo e fiducia. I movimenti degli esterni di Inzaghi hanno creato non pochi grattacapi agli emiliani, che si sono sgretolati alla distanza. Immediata la reazione di Lautaro e compagni, che hanno lanciato un segnale assolutamente inequivocabile.

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