La squadra rossonera perde allo Stadio Olimpico Grande Torino. Una sconfitta che fa male, in cui nessuno si salva. Due però appaiono essere i responsabili principali
Serata no per il Milan. La squadra di Stefano Pioli perde a Torino e vede scappare il Napoli in classifica. Arriva così la seconda sconfitta in Serie A.

Una sconfitta che deve fare riflettere i campioni d’Italia. Protagonisti in negativo della serata sono stati certamente Rafael Leao e Stefano Pioli. Una serata disastrosa per il portoghese, che sbaglia due gol clamorosi nei minuti iniziali che avrebbero cambiato la partita. Il calciatore, che nel corso dell’ultimo anno si è preso il Milan sulle spalle, è risultato ancora una volta decisivo, questa volta in negativo.
Stefano Pioli, un altro artefice della rinascita del Milan, non è riuscito a cambiare il match. Il coraggio di levare Leao non ha pagato. Il tecnico rossonero ha lasciato il giocatore negli spogliatoi dopo 45 minuti. Una decisione forte, che ha fatto discutere e che farà parlare anche nei prossimi giorni.
Pioli – intervenuto in conferenza stampa – non salva nessuno. Ammette le proprie colpe dopo una delle peggiori partite da quando lui allena il Milan: “Non ho ancora questa lucidità per dirlo – afferma il tecnico in conferenza stampa – Non è stata certamente una buona prestazione. C’è tanta delusione perché potevamo fare meglio. Abbiamo fatto fatica. Gli episodi vanno cercati e sfruttati. Bisognava muoversi meglio con gli attaccanti e con i terzini”. Pioli non è riuscito a cambiare la partita e inevitabilmente affonda anche lui.
Torino-Milan, Leao bocciato: partita da dimenticare

La scelta di lasciare Leao negli spogliatoi, come detto, dopo soli 45 minuti è certamente significativa. Il portoghese ha deluso. Contro la Dinamo Zagabria aveva faticato parecchio nel corso del primo tempo ma poi, anche con un pizzico di fortuna, era riuscito a cambiare il match. La sfida precedente, con il Monza, invece, era rimasto fuori, per giocare gli ultimi minuti. Contro i brianzoli gli era bastato poco per trovare la via del gol anche se non era apparso subito convincente. La prestazione, negativa, di oggi, dunque, non sorprende più di tanto. Leao è capace di decidere con un guizzo le partite ma nelle ultime gare è tornato a sbagliare e a non essere costante. Per il campione portoghese gli esami non finiscono mai. Il contratto verosimilmente lo sta condizionando ma mercoledì servirà la sua miglior versione per centrare gli ottavi.




















