TV PLAY | Viviano stronca la Juventus: “Non c’è nulla di riconoscibile”

Emiliano Viviano è intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play per commentare la debacle Champions della Juventus

Il primo obiettivo è sfumato. Spente le residue speranze dalle giocate di Rafa Silva e compagni: il Benfica ha battuto 4-3 la Juventus, mettendo Allegri fuori dalla Champions e riaccendendo le discussioni sulla panchina dell’allenatore toscano.

Viviano sulla Juventus
Viviano a TV Play

Una panchina che traballa, nonostante la società continui a ribadire la fiducia al tecnico: si va avanti con Allegri disse un paio di settimane fa Agnelli e le cose non sono, almeno per il momento, cambiate. Le riflessioni però con un andamento del genere sono inevitabili ed ora le quattro partite prima della pausa per i Mondiali saranno in qualche modo decisive per il futuro di Allegri.

Vincerle è fondamentale per restare aggrappato al treno Champions e per far sì che da gennaio possa davvero iniziare un nuovo campionato. Intanto quanto accaduto finora è commentato da Emiliano Viviano, intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play.

Juventus, Viviano a Tv Play: “Niente di riconoscibile”

Viviano analizza la situazione della Juventus
Bonucci © LaPresse

Il portiere del Fatih Karagumruk commenta la situazione della Juventus e la sua analisi impietosa: “Non c’è nulla di riconoscibile e quando ciò accade resta tutto nella giocata del singolo. Di conseguenze, quando trovi una squadra forte come te, ma più organizzata fai fatica”.

E di fatica ne sta facendo tanta la Juventus con Allegri che non le ha dato un gioco: “Allegri è un ottimo allenatore – ha affermato Viviano – ha vinto ma in determinate condizioni. Ora la Juventus non è la squadra più forte e dovrebbe proporre qualcosa che probabilmente non è nelle sue corde”.

Poco spazio quindi per la risalita anche perché il modo di giocare dei bianconeri non riesce neanche ad esaltare i singoli. Ad esempio tra chi è più in difficoltà c’è un senatore come Bonucci: “Da solo non ha le qualità per tenere 40 metri di campo con Mbappe – afferma l’estremo difensore ex Fiorentina -, messo in un’organizzazione di gioco è un altro discorso. La Juve non è né carne né pesce davanti e dietro”.

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