“Reazione a catena disastrosa”: l’esonero di Inzaghi ha già una data

Torna il campionato e per l’Inter c’è da affrontare la sfida Roma: per Inzaghi è il momento della verità

Riparte la Serie A e lo fa con un big match: sabato pomeriggio è in programma Inter-Roma, uno snodo importante per entrambe le formazioni.

Inzaghi al bivio: snodo Inter-Roma
Inzaghi © LaPresse

Lo è soprattutto per i nerazzurri che hanno vissuto la pausa per le Nazionali con l’umore sotto i tacchi per la sconfitta contro l’Udinese, il terzo ko stagionale in campionato. Un ruolino di marcia non certo soddisfacente, tanto è vero che Inzaghi è finito sul banco degli imputati per la gestione che sta facendo della rosa.

La società, alla fine, ha deciso di andare avanti con l’allenatore, ribadendogli la fiducia: l’allenatore nerazzurro è ben consapevole che servirà una immediata inversione di tendenza per evitare che i mugugni tornino a galla e possano poi trasformarsi in decisioni drastiche da parte del club. Decisioni che potrebbero tornare d’attualità in caso di risultato negativo contro la Roma. Ne è convinto Fabio Ravezzani che dice la sua sul momento nerazzurro parlando della posizione di Inzaghi.

Calciomercato Inter, Ravezzani: “Inzaghi resta fino alla sosta”

Inter-Roma, bivio per Inzaghi
Inzaghi © LaPresse

Il giornalista, intervenuto a ‘Radio Punto Nuovo’, dice la sua sull’importanza che avrà Inter-Roma per il tecnico nerazzurro. “Occhio a Inter-Roma. I nerazzurri si giocano la credibilità, quasi una stagione intera. Dopo ci sarà anche il Barcellona e perdere con la Roma avvierebbe una reazione a catena disastrosa”. Per Inzaghi una sorta di ultima possibilità: “Di certo resterà fino alla sosta, ma il fatto che la società abbia avviato un vertice negli ultimi giorni, è un segnale assolutamente importante”.

Dall’Inter alla Serie A in generale, con la candidatura del Napoli per la vittoria finale: “L’ottava giornata potrà confermare che il Napoli è una squadra da Scudetto. Un qualcosa che forse neanche a Napoli ci si aspettava. Il Napoli non vincerà mai la Champions, mentre lo Scudetto può farlo. Se fossi in Spalletti metterei col Toro quantomeno la stessa determinazione che solitamente si impiega in Champions. Empoli-Milan? Gara delicata per i rossoneri: se dovesse arrivare una sconfitta in Toscana, non sarà la fine del mondo. C’è un ambiente diverso intorno alla squadra di Pioli, hanno ancora molte conferme su cui puntare”.

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