L’Inter, la Juventus e Conte di ritorno: ecco tutti i motivi del possibile sì

Inter e Juventus sono in piena crisi di gioco e risultati, con l’ombra di Antonio Conte sullo sfondo. Ecco i motivi del possibile ritorno

Il fatto che Antonio Conte, dall’alto del terza piazza di Premier League, rinvii il tema del rinnovo contrattuale con il Tottenham è un segnale che va letto e interpretato. È un potenziale messaggio al futuro che, messo così, può riempire il cuore di due tifoserie italiane in crisi di identità con i loro rispettivi allenatori, tanto da acclamare in rete, attraverso i rispettivi canali, il ritorno del tecnico salentino.

L’Inter, la Juventus e Conte di ritorno: ecco tutti i motivi del possibile sì
Conte ©LaPresse

Non ci vuole certo molto a scoprire di chi stiamo parlando, sono l’Inter e la Juventus le due squadre in crisi di risultati e con il tema allenatore che, più o meno apertamente, è sul banco delle riflessioni, a questo punto anche oltre i malumori dei tifosi. Conte sia dall’una che dall’altra parte ha lasciato un segno importante, riportando vittorie. Ed è questo il motivo per cui il suo nome torna di attualità, forse non solo nelle intenzioni delle due tifoserie.

L’Inter, la Juventus e Conte di ritorno: ecco tutti i motivi del possibile sì
La dirigenza della Juventus ©LaPresse

Alla Juventus è rimasto tre stagioni vincendo sempre lo scudetto oltre a due Supercoppe italiane. Nelle due annate con l’Inter, Conte ha riportato il titolo di campione d’Italia al club nerazzurri dopo 11 anni. In entrambi i casi sono arrivati due addii repentini, ma il tecnico salentino è questo: se non vede progettualità e crescita (tradotta nelle scelte di calciomercato), va a cercare altri lidi dove vincere. E i cinque titoli nazionali conquistati (compreso quello con il Chelsea) sono la sottolineatura più netta della sua carriera da vincente.

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Conte ©LaPresse

Andando ad analizzare la sua carriera in panchina, i due anni sono un po’ il tempo limite che Conte si è dato, con la Juventus come unica eccezione (lì, come detto, furono tre): è stato due anni anche con la Nazionale italiana da Ct e così con il Chelsea. Certo che al Tottenham arrivò a novembre 2021 al posto di Espirito Santo, ma quella che si concluderà a giugno sarà comunque la sua seconda stagione e per giunta con il contratto in scadenza.

La dirigenza degli Spurs (parliamo di Fabio Paratici, legatissimo a Conte dai tempi della Juve) ha provato a forzare un po’ la mano per trovare un’intesa futura ma il tecnico salentino continua a rinviare. Per adesso a gennaio, poi si vedrà. Non va per niente escluso che stia risalendo un po’ di sana voglia di Serie A. Sia l’Inter che la Juventus hanno bisogno di dare una scossa e questo è indubbiamente il primo effetto che si ottiene quando si sceglie Conte, a maggior ragione in ambienti dove è già stato e che già lo conoscono. Certo, le due situazioni non dovranno precipitare prima, ma per il momento ancora non sono arrivate scelte tanto decise e non sono neanche in cantiere, a meno di non andare a scegliere due soluzioni tampone per aspettare giugno 2023. Forse proprio quello potrebbe essere un indizio per capire chi si è già mosso per iniziare a dire a Conte: “Antonio, torna qui e rivinciamo insieme”.

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