Notte fonda per Inzaghi: l’Udinese ribalta l’Inter e si impone per 3-1

Udinese-Inter, da pochi istanti è arrivato il triplice fischio: ecco l’andamento della gara della Dacia Arena, che ha regalato molte emozioni.

Ci si attendeva un match vibrante, con rapidi capovolgimenti di fronte da una parte e dall’altra, ed Udinese ed Inter non hanno di certo deluso le attese. Alla fine, alla Dacia Arena nerazzurri e bianconero chiudono la gara sul risultato di 3-1, per effetto del sigillo iniziale su punizione di Barella e dello sfortunato autogol di Milan Skrniar: nel finale, è Bijol a completare la clamorosa rimonta, capitalizzando al massimo l’ingenuità di de Vrij. Preludio al definitivo 3-1, griffato da Arslan.

Udinese-Inter
Goal Udinese ©LaPresse

E pensare che la gara si era messa subito sui binari giusti per i nerazzurri, capaci di trovare immediatamente la via del goal grazie allo splendido calcio di punizione di Barella, che fredda un incolpevole Silvestri con una punizione a giro assolutamente imparabile. Tuttavia, gli uomini di Inzaghi hanno il demerito di considerare chiusa la contesa troppo presto, prestando il fianco all’incedere furioso della compagine di Sottil, che trova il meritato pareggio grazie ad un autogol rocambolesco di Skriniar.

Udinese-Inter 3-1, clamoroso alla Dacia Arena: Bijol ed Asslan la ribaltano

Goal Barella ©LaPresse

Il doppio cambio al 31′ di Mkhitaryan e Bastoni – entrambi ammoniti – è un avvertimento che puntualmente si concretizza nella seconda frazione di gioco, con l’Inter che si getta alla disperata ricerca di un goal che non arriva per demeriti propri, ma soprattutto per meriti di un’Udinese che appena può, punge e non poco. Deulofeu e Beto sfiorano il goal in un paio di circostanze: Handanovic si disimpegna come può, ma nel finale non può nulla sul tap in di Bijol, scaturito da una doppia disattenzione di de Vrij, che concede prima ingenuamente il calcio d’angolo, e poi si perde clamorosamente l’uomo in marcatura. Arslan, poi, inchioda la gara sul definitivo 3-1. Notte fonda per Inzaghi, che getta alle ortiche la possibilità di mettere le mani su una gara che, in realtà, l’Inter non ha mai dato la sensazione di poter azzannare in maniera definitiva.

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