De Ketelaere, l’oro (anche tattico) del Milan è sempre più il nuovo Kakà

De Ketelaere sempre più al centro del Milan: il nuovo gioiello rossonero sempre più ‘nuovo’ Kakà

Nel segno di Charles De Ketelaere. L’insistenza di Paolo Maldini e Ricki Massara nell’aspettare all’infinito il talento del Bruges, condendo l’attesa di telefonate, contatti e missioni, può trovare una sua spiegazione più che plausibile in questo avvio di stagione del trequartista belga, entrato facilmente nel cuore del gioco del Milan di Stefano Pioli. Quanto tutto questo accade a 21 anni è il segno che davvero il calciatore in questione dimostra di avere qualcosa di speciale, evidentemente a livello di personalità al di là di quelli che sono gli aspetti tecnici, quelli mai messi in discussione.

De Ketelaere, l'oro (anche tattico) del Milan è sempre più il nuovo Kakà
De Ketelaere © LaPresse

Vero anche questo ultimo aspetto, ma il cambio di campionato, a maggior ragione quando si è giovani, può richiedere un momento di passaggio, di ambientamento, una sorta di rese attraverso il quale passano quasi sempre i nuovi arrivati. Bene, De Ketelaere sembra aver attraversato questa fase trovando subito i meccanismi di squadra all’interno del 4-2-3-1 del tecnico rossonero, che lo vede agire al centro del tris che assiste la prima punta, per adesso il francese Giroud.

È stato fatto un investimento importante dal Milan, i 35 milioni di euro sembravano una cifra significativa e non facilmente raggiungibile, ma passo dopo passo si è arrivati a trovare la quadra con il Bruges: evidentemente era considerata troppo cruciale la rilevanza tecnica dell’investimento all’interno dei meccanismi di squadra del Milan. E da questo punto di vista il campo e quanto si è visto in questo avvio di stagione sta dando solamente conferme.

Milan, oro De Ketelaere: sta nascendo il ‘nuovo’ Kakà

De Ketelaere, l'oro (anche tattico) del Milan è sempre più il nuovo Kakà
De Ketelaere in Champions League con la maglia del Milan © LaPresse

De Ketelaere è arrivato con un marchio pesante sulla schiena, quello di poter essere assimilato per caratteristiche al brasiliano Kakà, che al Milan, come investimento, rappresentò qualcosa di simile, visti gli 8,5 milioni che Berlusconi e Galliani versarono nelle casse del San Paolo. Ecco, per l’impatto finanziario, parametrato ai tempi, potrebbe risultare persino più alto il tipo di esborso sostenuto in questa operazione per il talento belga. Kakà aveva 21 anni, la stessa età di Ketelaere, è l’impatto mediatico all’epoca fu sicuramente più forte. Dal punto di vista tecnico nemmeno a parlarne: il brasiliano alzò una Coppa del Mondo per club, una Champions, due Supercoppa Uefa e…di tacco anche uno scudetto e una Supercoppa Italiana. Nel 2009 il Real lo prese pagando 65 milioni al Milan.

Se il belga ex Bruges rendesse la metà di questo ci sarebbe da impazzire per i tifosi rossoneri. Sicuramente De Ketelaere si può avvicinare a Kakà (senza appesantirlo con questi accostamenti) anche per una certa affinità somatica (non è a casa che è nato l’idioma del Kakà biondo). Quanto alla versatilità tattica, ci siamo: trequartista, mezzala o attaccante aggiunto, il giovane Charles ha dentro il bagaglio i mezzi per sostenere i tre ruoli. E qualcosa in tal senso ha già fatto vedere. Ora devono cominciare ad arrivare i gol.

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