Roma-Helsinki, Mourinho svela tutto: l’importanza di Pellegrini e Bove

Il tecnico della Roma, José Mourinho nella conferenza stampa insieme a Nicolò Zaniolo svela la formazione e l’importanza di Pelelgrini e Bove

In vista della seconda giornata di Europa League in cui la Roma sarà obbligata a conquistare i tre punti contro l’HJK Helsinki, in conferenza stampa con José Mourinho c’è anche Nicolò Zaniolo. Il rapporto tra i due si è stretto molto in estate, scacciando via le voci su un possibile addio e stringendo in maniera importante il rapporto tra tecnico e giocatore con quell’abbraccio in panchina a Empoli.

José Mourinho in conferenza stampa

A iniziare la conferenza stampa è ovviamente Mourinho che rivela:

Importanza partita con il Tottenham precampionato: “La considero così perché il Tottenham è la squadra più forte che abbiamo affrontato, ovviamente era un’amichevole. Non abbiamo avuto problemi difensivi, spesso il focus va sulle responsabilità di un giocatore sul gol, per noi è diverso. Anche contro una grande squadra siamo stati in controllo. Atteggiamento forte, per questo è importante.

-Non lo ha visto in quelle dopo? “Per 90 minuti no”

Helsinki: “L’allenatore mi ha attirato, quando una squadra gioca con organizzazione, con idee, è per l’allenatore. Mi piace la squadra, ovviamente ho fatto le analisi, i compiti a casa. Non faccio altro dalla fine della partita precedente. Anche la bellezza nel costruire il gioco, il risultato contro il Betis è falso, poteva essere diverso. Per me è la conferma dell’evoluzione negli ultimi anni della qualità del calcio del nord Europa. Le squadre sono ben organizzate, la fisicità l’hanno sempre avuta. È una partita difficile, ma non lo è”.

Il ritorno di Zaniolo: “Domani gioca, è stato un infortunato senza tranquillità, che voleva tornare presto, ha lavorato forte. Voleva essere a disposizione e rischiare. Nella partita prima si metteva a disposizione anche se non era pronto. Ho deciso di cambiare a Empoli e non ha giocato, ma domani gioca, non so se 90 minuti. Lui è pieno di motivazioni, stava giocando molto bene quando si è infortunato.

Roma-Helsinki, Pellegrini e Bove elogiati: “Vorrei tre Lorenzo. Bove come Zalewski”

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma © LaPresse

Pellegrini a centrocampo: “Lo scorso anno ho parlato di tre Pellegrini e tutti e tre sarebbero titolari. Questo perché può fare tre ruoli diversi e tutti bene. È un grande giocatore, per la sua età può ancora migliorare. Se gioca da terzino destro sarebbe diverso ovviamente. Un peccato che sia solo uno perché ne vorrei tre. Cerchiamo di farlo giocare in ruoli per lui adatti. La squadra è la cosa più importante, Lorenzo come capitano è il primo a saperlo. Lui è di un’importanza totale, aldilà di dove gioca”.

Difesa: “Dei tre giocano due, per ora lascio aperto un piano B”

Camara: “Non è in grado di giocare 90 minuti. Quando è arrivato non giocava da un mese, aveva qualche difficoltà fisica. Sta migliorando dal punto di vista fisico, da quello tattico sta imparando il nostro modo di giocare. Sicuramente domani giocherà”.

Bove come Zalewski. “Gioca Rui Patricio, non mi piace dividerli per competizione. Svilar ha giocato l’ultima e giocherà di nuovo. Pensiamo che sia un giovane di qualità e non può stare tanto senza giocare. Non significa che le sei partite di Europa League le giocherà. Bove cresce. Ricordo che quando sono arrivato giocava con la Primavera. Un ragazzo intelligente, professionista, che prende le cose in modo serio e migliora. Ogni opportunità la sfrutta. Succederà come Zalewski? Sicuramente difficile da dire, ma cresce”

Perché non si decide prima il rigorista? “Decidiamo sempre prima della partita chi è il primo. Poi ovviamente il primo se la deve sentire e deve capire se in quel momento sei in fiducia. Nell’ultima era Lorenzo e anche domani sarà Lorenzo”.

Impostazioni privacy