L’abbraccio tra Mou e Zaniolo, un segnale che riaccende la Roma

Un abbraccio che vale più di mille parole quello tra José Mourinho e Nicolò Zaniolo a Empoli: un segnale che riaccende la Roma

Le stagioni cambiano anche attraverso piccoli o grandi gesti. Mourinho è uno di quegli allenatori con l’esperienza che gli consente di saper creare empatia nel momento in cui serve. Ed è quanto sta accadendo con Nicolò Zaniolo. Ricordiamo l’atmosfera in cui era cominciata la stagione del numero 22 giallorosso, con un mercato tutto sommato aperto che avrebbe potuto vederlo altrove, un’aria vagamente pesante che accompagnava il ragazzo, in attesa di un rinnovo che non è arrivato. Il suo arrivo rabbuiato al raduno di luglio, i dialoghi con Mourinho e Pellegrini, una sorta di reset per ripartire perché nel frattempo nella testa del tecnico partiva il progetto per dar vita ad una squadra in grado di reggere Pellegrini, Dybala, Zaniolo, Wijnaldum e Abraham tutti insieme.

Nicolò Zaniolo © LaPresse

Poi arriva la partita con la Cremonese, Zaniolo si fa male alla spalla e comincia il percorso di recupero che avrebbe dovuto portarlo alla partita con l’Atalanta come obiettivo da centrare prima della sosta. In questo percorso di mezzo si è messo (negli ultimi giorni) Mourinho, che ha chiesto e ottenuto dal ragazzo la disponibilità ad andare in panchina ad Empoli, un passaggio cruciale dopo la sconfitta con l’Udinese e quella con il Ludogorets. Un modo per fare gruppo, per ‘sentire’ il gruppo e magari anche per decidere di rischiare. Ad un certo punto Zaniolo si è scaldato e sarebbe forse entrato. Poi la Roma è ripassata in vantaggio e Mou almeno quel rischio non lo ha corso.

L’abbraccio e gli elogi: Zaniolo sempre più al centro grazie a Mourinho

Nicolò Zaniolo e José Mourinho © LaPresse

E’ stato però tanto significativo il modo in cui Zaniolo ha vissuto la trasferta, la partita, ha esultato con Dybala alla rete dell’1-0 e alla fine per la vittoria. Di ancora più significativo c’è stato l’abbraccio che Mourinho, a pochi minuti dalla fine, ha voluto riconoscere a Nicolò: un abbraccio ricambiato che Zaniolo ha postato anche sui suoi social. Lo Special aveva già mandato messaggi forti: “Ci manca Zaniolo, è il giocatore che fa un lavoro unico di cui abbiamo bisogno”. E già: quegli strappi, quelle accelerazioni, quella imprevedibilità che sta nel passo che cambia.

Anche nel post gara di ieri Mou ha continuato a ringraziare Zaniolo. E ad elogiarlo per quel segnale che ha dato alla squadra decidendo di accollarsi un rischio e di sedersi in panchina nonostante non fosse ancora del tutto recuperato. E’ il segnale che fa intuire come dopodomani nella partita con l’Helsinki è molto probabile che la Roma potrà contare su Zaniolo a tempo pieno, magari già dal primo minuto o per un tempo. Le prossime 48 ore diranno tutta la verità visto che potrà aggiungere allenamenti all’unico di venerdì con la squadra, fatto la settimana scorsa.

E’ il segnale che serve a questa Roma, oltre le qualità di una rosa che il mercato ha migliorato tantissimo. In questo momento la classe infinita di Dybala, unita al dinamismo dirompente di Zaniolo, possono aiutare anche Abraham ad uscire da un cono d’ombra che la rete a Empoli può aver iniziato ad illuminare.

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