Allegri-Inzaghi, il derby d’Italia che non piace ai tifosi di Juve e Inter

Le due società accomunate da una scelta identica: i sostenitori, però, non appaiono per nulla contenti

Le società vanno avanti e magari senza farsi troppo notare ragionano. I tifosi mugugnano, anzi di più: attraverso i canali social continuano a far arrivare segnali che vanno in una direzione sola, quella del pollice verso nei confronti di Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi.

Allegri e Inzaghi: tifosi Juve e Inter contrariati
Allegri e Inzaghi ©LaPresse

Il calendario del campionato di Serie A ha fissato al prossimo 6 novembre il primo atto del derby d’Italia, all’Allianz Stadium: le piazze bianconera e nerazzurra sperano vivamente che le rispettive squadre del cuore, ma soprattutto i rispettivi allenatori arrivino a quella data con altre certezze rispetto a quanto si è visto finora.

Il denominatore comune è uno: il gioco è sotto accusa. Per l’Inter diventa anche una questione di numeri: un anno fa dopo sei giornate era terza con 14 punti, 20 gol fatti e 7 subiti, quest’anno è quinta con 2 punti in meno, meno 8 reti segnate più un gol. La squadra di Allegri avrebbe persino migliorato lo score: ma al secondo anno in casa Juve il trend va invertito e rimesso nella carreggiata che spetta per tradizione al club. Quindi il fatto che il decimo posto sia diventato settimo dopo le prima sei giornate di questo campionato, che i punti siano 10 e non 8 e sia segnata una rete in più subendone sei in meno non conta.

Juve e Inter: Allegri e Inzaghi sotto accusa

Allegri e Inzaghi: tifosi Juve e Inter contrariati
Allegri e Inzaghi ©LaPresse

Max Allegri e Simone Inzaghi ai tifosi non piacciono più, o piacciono molto meno. Questa sarà per entrambi la stagione del dentro o fuori: e restare o andare via dipenderà solo ed esclusivamente da quello che metteranno in bacheca. Da una parte (quella bianconera) pesano le sconfitte in Coppa Italia e in Supercoppa contro gli storici rivali nerazzurri, dall’altra (quella interista) lo scudetto del Milan che segna una supremazia sgradita e a cui non si era nemmeno troppo più abituati.

Partendo dal principio che solo una pesante debacle potrebbe portare a soluzioni clamorose (e non ce ne sono i segnali), certamente Allegri e Inzaghi con questo clima inquisitorio delle rispettive piazze dovranno fare i conti a meno che le loro squadre non comincino a marciar. Le squadre sono state rinforzate secondo le indicazioni dei due allenatori, nel caso dell’Inter è stato difeso anche qualche patrimonio tecnico dato in partenza (vedi Skriniar). Insomma, la marcia incerta non è digerita dai tifosi e c’è da dire che al netto delle discussioni aperte (arbitro e Var all’Allianz), il pareggio sofferto (e con la “questione Candeva” aperta a questo punto ingiusto) della Juventus contro la Salernitana ha fatto crescere i musi lunghi in casa bianconera. La vittoria dell’Inter con il Torino non è stata smagliante.

Il futuro – pensando alla prossima stagione – gira intorno a candidature quasi obbligate. Una porta ad Antonio Conte che su quelle due panchine c’è già stato, l’altra a Diego Simeone. Non si potrà non guardare con attenzione a quel che farà Thomas Tuchel, mal cacciato dal Chelsea. Insomma, gli scenari sono fluidi e il tempo lavorerà per fare chiarezza. Ma intanto molto tifosi juventini e interisti vorrebbero altro. E questo – anche se la stagione è appena cominciata e gli assetti si devono definire con maggiore chiarezza – è un dato di fatto che resta.

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