Udinese super, Sottil non si nasconde e poi omaggia Spalletti

Le parole di un Sottil decisamente entusiasta dopo la grandissima vittoria per 4-0 contro la Roma

È enormemente soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, Andrea Sottil dopo la vittoria roboante della sua Udinese contro la Roma di Jose Mourinho. L’allenatore dell’Udinese ha parlato a ‘Dazn’: “Siamo in un ottimo momento, in crescita, stiamo bene fisicamente. Abbiamo lavorato sul pressing più alto, a prescindere dall’avversario. Sto cercando di costruire un’identità nostra, i ragazzi sono stati straordinari anche stasera contro una squadra fortissima. Abbiamo giocato anche un buon calcio, con coraggio, questa squadra ha nel dna transizioni devastanti, alleno giocatori molto fisici. Abbiamo difeso bene contro la Roma, la vittoria è meritata e complimenti ai ragazzi”.

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Sottil

“Noi – spiega Sottil – dobbiamo cercare di scivolare il più possibile a quattro mantenendo alto il quinto, stiamo lavorando molto su questo. Oggi la scelta era di non correre solo dietro alla Roma, ma giocare anche il nostro calcio e anche per questo l’inserimento di Arslan e Samardzic. Possiamo migliorare ancora, ma abbiamo giocato a terra come l’avevamo preparata. Pereyra è un giocatore straordinario, ci fa salire e ci dà qualità”.

Udinese-Roma, Sottil: “Spalletti geniale”. E sui suoi: “Ho una rosa competitiva”

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Sottil © LaPresse

L’Udinese è a quota dieci punti, a ridosso delle prime della classe. Normale pensare a qualche ambizione più alta della semplice salvezza: “La rosa è molto competitiva nei doppi ruoli, ho la fortuna di avere una rosa forte dove tutti i giorni lavoriamo per crescere e sto cercando di coinvolgere tutti, facendo alternare i giocatori. Le nostre ambizioni sono stare con i piedi per terra, senza retorica, consapevoli delle nostre forze. Dobbiamo pensare partita per partita, dobbiamo essere protagonisti in questo campionato ma senza perdere il dogma, avere fame, cattiveria agonistica e umiltà”.

Poi sull’allenatore a cui si ispira, Sottil racconta: “Nel mio percorso di calciatore ho avuto allenatori molto bravi che mi hanno lasciato qualcosa. Io devo essere me stesso e credere nella mia idea di calcio. Se devo fare un nome dico sempre Spalletti, è un allenatore geniale che è cresciuto moltissimo, ha sempre idee molto belle. Trasmette alla squadra il coraggio di andarsi sempre a giocare le partite. Poi io cerco di essere me stesso e migliorarmi, dando un’identità precisa alla squadra. Siamo a un buon punto e possiamo ancora crescere”.

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