TV PLAY | Milan, preoccupa il nuovo fondo: “Niente cifre folli”

Nei prossimi giorni dovrebbe essere effettuato il closing del Milan per completare il passaggio di proprietà nelle mani di Red Bird

Sono giorni molti importanti per il futuro del Milan. Nelle prossime, infatti, la proprietà del club passerà ufficialmente nelle mani di Red Bird in vista del closing con Elliot per trasferire definitivamente le quote della società rossonera.

TV PLAY | Milan, preoccupa il nuovo fondo: "Niente cifre folli"
Carlo Festa in diretta su TV Play

Del fondo di investimento che sta per piombare a tutti gli effetti sul mondo rossonero abbiamo discusso in diretta su Calciomercato.it in onda su TvPlay con l’esperto giornalista Carlo Festa: “Probabilmente sono veri i nomi, propriamente non sono i New York Yankees, ma la holding che li controlla. Comunque, con il Milan non è un’operazione così semplice come potrebbe sembrare. Il fondo Red Bird raccoglie capitali e ci sono una serie di soggetti per mettere questi capitali, alcuni nomi sono venuti fuori e ne verranno fuori altri. Il signor Cardinale probabilmente è andato a Wall Street a cercare investitori. Si sommeranno una serie di investimenti con Elliot che resta il principale soggetto coinvolto”.

A proposito dei fondi, Festa ha spiegato la differenza con le vecchie proprietà del passato: “A mio avviso questi fondi di investimento sono una cosa diversa, non sono i Berlusconi che investono direttamente, non si conoscono gli investitori. Un fondo non può mettere cifre folli, perché si alzerebbero i costi, servono altri investitori etc… bisogna vedere inizialmente quanti investitori si riesce a mettere insieme”.

Milan, le ultime sul closing di Red Bird

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Gerry Cardinale ©Ufficio Stampa Ac Milan

VALORE DI UN CLUB – “Il valore di un club lo so che può sembrare strano ma spesso non è fatto da risultati calcistici ma di bilancio. Su quel fronte è difficile dirlo. Sponsor? Sì se non vinci non arrivano ma dipende dal contesto, per far lievitare il prezzo del Milan devi offrire all’estero uno spettacolo simile a quello dell’estero, all’estero i diritti tv hanno poco valore e forse ci vorrà un decennio se non di più. Poi non si sa nemmeno quanto investiranno questi azionisti della holding degli Yankees, magari mettono poco budget e sono piccoli investitori. Mi occupo da vent’anni di investimenti e quando ho visto i gruppi arrivare sono stato contrario fin da subito, perché so come lavorano. Vorrei vedere qualche risultato in più”.

LO STADIO DI PROPRIETA’ CAMBIA? – “Sicuramente diventa un punto d’attrazione nella città, con ristoranti, attrazioni etc… però va paragonato sempre all’estero, a Napoli o Roma vai allo stadio quando ha tantissimi altri posti? Non sarà mai un volano del fatturato, alla Juventus non ha spostato così tanto. Negli Stati Uniti i club di qualsiasi sport tranne il calcio costano tantissimo, se compri una squadra di hockey di metà classifica costa 5 volte il Milan. I prezzi dei club italiani sono più bassi in Europa e bassissimi rispetto agli USA. Però voglio vederli tra qualche anno e se gli americani penseranno lo stesso che i club italiani sono buoni investimenti”.

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