TV PLAY | Castellacci su Pogba: “Lesione? Si crea un alone di mistero”

Intervenuto in diretta a TV Play, il professore Enrico Castellacci ha parlato dell’infortunio e dei tempi di recupero di Paul Pogba

La Juventus trema a seguito dell’infortunio di Paul Pogba. Il centrocampista francese ha accusato un problema al menisco laterale e sarebbero addirittura a rischio i Mondiali in Qatar. A proposito di questo infortunio, il professor Enrico Castellacci, esperto di ortopedia e medicina dello sport e storico medico della Nazionale, è intervenuto a Calciomercato.it in onda su TV Play.

Enrico Castellacci sull'infortunio di Pogba
Enrico Castellacci a TV PLAY

INFORTUNIO POGBA – “Avendo avuto la lesione, si crea intorno un alone di mistero, la lesione del menisco è una banale lesione meniscale, che può colpire il menisco interno o il menisco esterno. Per quello interno l’intervento porta a prognosi brevi, per quello esterno ci vuole un po’ più di tempo. Il dubbio che è emerso è se suturare il menisco o togliere la parte rotta: se la lesione avviene più verso l’interno non arriva sangue, ma per quello esterno c’è sangue e quindi si può sia suturare che non suturare, dipende dalla lesione. Cosa comporta però suturare o non suturare: l’intervento va fatto per forza, il problema della sutura è che se fa la sutura per almeno 20-30 giorni non può nemmeno deambulare, quindi, vanno dai 3 mesi e mezzo ai 4, se viene fatta la meniscectomia in un paio di mesi può tornare in campo. In tanta esperienza da parte mia nessun atleta mi ha mai chiesto la sutura, perché è lunga, ma la sutura sarebbe preferibile perché evita problemi cartilaginei, perché c’è sempre il rischio di problemi da sovraccarico. Credo che il giocatore però non vorrà perdere il Mondiale”.

Pogba
Pogba ©LaPresse

MENISCECTOMIA – “Se Pogba dovesse fare la meniscectomia nel giro di 45 giorni dovrebbe ricominciare ad allenarsi tranquillamente, 45-60 giorni ed è a posto”.

LA DINAMICA – “Probabilmente è stato un trauma in ipertensione, è probabile che il menisco fosse leggermente degenerato, per l’atleta a quell’età può essere normale, quindi l’azione ha creato poi la lesione. Quando è arrivato non possiamo sapere il suo stato fisico, sono giocatori seguiti ad altissimi livelli con controlli molto attivi, non credo ci sia stata disattenzione sull’equilibrio muscolare. Poi sulle visite mediche non posso saperlo, so della valenza dell’equipe medica della Juventus e del J Medical, non mi pongo dubbi di questo genere conoscendo la loro valenza”.

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