Milan-Fiorentina, Pioli: “Dopo Bologna-Inter ho fatto una cosa che non faccio mai”

Stefano Pioli presenta Milan-Fiorentina in conferenza stampa: le sue dichiarazioni alla vigilia del match

Il Milan ospita la Fiorentina di Italiano per consolidare il primo posto in classifica a quattro giornate dal termine del campionato. Il traguardo scudetto è sempre più vicino, ai rossoneri mancano quattro tappe: ecco la conferenza stampa di Pioli alla vigilia del match.

Milan-Fiorentina, la conferenza di Pioli
Pioli in conferenza (screenshot)

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Vi ha fatto effetto l’emozione di Maldini che ha parlato di orgoglio?
Assolutamente sì, anche noi siao orgogliosi di avere dirigenti di così alto livello.

Percepisce umori diversi nello spogliatoio? Come stanno i giocatori?
La cosa migliore è sempre stata pensare alla prossima partita, ho visto concentrazione e generosità, attenzione, sono le cose che servono per preparare la partita.

La testa conta di più rispetto a tecnica e tattica?
Conta tutto. Le partite sono decide dagli episodi e in questo devi metterci qualcosa in più rispetto agli altri. Ma è sbagliato pensare alle prossime quattro, ce n’è solo una, ovvero quella di domani.

Domani servono gli occhi del leone? Dovete essere feroci anche per capire se il passo falso dell’Inter è stata una svolta.
Cuore caldo e testa fredda è la caratteristica sempre migliore. Abbiamo bisogno di energie e intensità, poi dobbiamo anche essere lucidi nel capire i momenti. Con la Lazio non volevamo avere un approccio così, ma poi abbiamo avuto la forza di reagire e abbiamo creduto nella vittoria.

Le emozioni di Stefano Pioli in questo botta e risposta.
Sono grande concentrazione e grande voglia di fare il nostro lavoro, bene, fino in fondo. Non c’è altro, nessuno pensa al 22 maggio ma pensiamo solo a domani. I pronostici cambiano di settimana in settimana. Affrontiamo una squadra forte, veloce e tecnica, se giochiamo da Milan abbiamo più possibilità di prendere i tre punti.

L’aggressività della Fiorentina può favorire il Milan?
La Fiorentina non ama aspettare, quando ti vogliono prendere alti lasciano spazio alle spalle ma noi dovremo essere bravi negli inserimenti, negli smarcamenti. Dovremo interpretare i momenti con grande lucidità.

Pensa che il Milan sia stato sottovalutato? Può essere uno stimolo?

Non era quello il mio obiettivo e anzi non mi interessa quello che pensano fuori, mi interessa quello che pensiamo noi. Abbiamo caratteristiche importanti, abbiamo dei limiti ma anche qualità importanti. Ora conta solo la concentrazione per la prossima partita.

Dovete ripartire da dopo i primi 20 minuti con la Lazio?
Bisogna ripartire dai due gol fatti, dove ci sono tante nostre caratteristiche, l’inserimento di Leao, la pressione di Rebic, la posizione di Ibrahimovic, la capacità di Tonali di metterla dentro all’ultimo secondo, la scivolata di Giroud che ci ha creduto. Se siamo intensi e dentro la partita, per cercare di essere tutti propositivi, possiamo vincere. Dobbiamo farlo sempre, il livello della Fiorentina è alto e il nostro dovrà essere molto alto. Il campionato è difficile, Bologna e Torino ci hanno fermato con partite forti anche fisicamente, sono squadre difficili da superare, anche gli altri hanno avuto difficoltà nel superarli. Poi l’unica cosa che conta è il punteggio alla fine.

C’è qualcosa nelle squadre di Italiano che aumentano le difficoltà del tuo Milan? Vedendo anche lo Spezia l’anno scorso.
Lo scorso anno una delle peggiori partite, non siamo scesi in campo. Nell’ultima abbiamo commesso degli errori individuali, poi Italiano è un ottimo allenatore e sta facendo un grande lavoro.

Cosa hai pensato quando c’è stata l’azione del City contro il Real? Il fallo al limite con l’arbitro che lascia correre e il Manchester segna…
Ho pensato che l’arbitro ha fatto bene.

Stanno tutti bene?
Non saranno convocati Kjaer, Florenzi che sta recuperando bene e spero che possa rientrare la settimana prossima, e Daniel Maldini che ha un affaticamento. Gli altri ci sono tutti.

I tifosi non vogliono parlare di questo scudetto…
I nostri tifosi sono intelligenti, è il momento di fare e non di parlare.

Pioli risponde a CM.IT su Bennacer, spesso sottovalutato: “Ismael sta sicuramente meglio, sta bene. Ha superato il problema alla caviglia, non credo che sia sottovalutato, almeno non da me, dallo staff e dai compagni. Credo sia un centrocampista completo”.

Pensare a tutte le emozioni già vissute può darvi una carica in più?
Deve, le sfide che hai superato in passato deve darti più convinzione e consapevolezza. E di ostacoli e sfide ne abbiamo avute e le abbiamo superate giocando il nostro calcio di emozione e passione.

Che cosa ha detto alla squadra giovedì mattina?
E’ stato l’unico giorno che non ho parlato con la squadra.

Con Inter e Lazio due gol subiti nei primi minuti: casuale?

No, dobbiamo pensarci bene, ci abbiamo lavorato a livello mentale. L’approccio deve essere più attento e deciso, non dobbiamo pensare di chiudere subito la partita, ma il nostro obiettivo deve essere stare sempre in partita.

Ibra invece ha detto qualcosa alla squadra?

Lui parla tutti i giorni con i compagni, giovedì non penso che abbia riunito la squadra per dire qualcosa di speciale e giovedì penso fosse il giorno meno indicato per parlare.

Pensi che la partita di domani sia fondamentale?

Sì, ma come lo credevo anche prima della Lazio. Poi dirò lo stesso col Verona, è normale che sia così. Non mi piace dire che sono tutte finali. Abbiamo sempre pensato una partita per volta e penso sia questo il motivo per cui siamo qui. Non ci siamo mai abbattuti o esaltati, ho visto attenzione e generosità ed è quello che volevo.

Avete bisogno di emozioni per giocare?
Abbiamo un modo di giocare che ci deve prendere il cuore e poi avere la lucidità di scegliere le situazioni di gioco. Dobbiamo essere accoppiati, il fatto di avere generosità e passione non deve farci perdere lucidità, dobbiamo essere sempre più rapidi dei nostri avversari. Io non dico mai ai giocatori che andrà tutto bene. Andrà come vogliamo che potrà andare.

Che corde ha toccato?
Ha caricato o stemperato la tensione?
Abbiamo preparato la partita con i nostri concetti di gioco, sapendo che dobbiamo metterci tutto quello che abbiamo.

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