Var e ammonizioni, Gasperini si scatena: la frase all’arbitro

Grandi polemiche durante Atalanta-Lipsia per un calcio di rigore non concesso ai bergamaschi: arbitro sotto accusa

L’Atalanta è sotto di un gol contro il Lipsia nel ritorno dei quarti di finale di Europa League. Un risultato che eliminerebbe la società bergamasca e che è dovuto anche ad alcune decisioni arbitrali molto discusse.

Lahos
Lahos © LaPresse

La prima riguarda una trattenuta nell’area tedesca subita da Hateboer e non sanzionata dal direttore di gara che non è stato richiamato neanche dalla Var.

La stessa che ha, invece, chiamato al monitor l’arbitro spagnolo Lahos su un calcio di punizione di Malinovskyi, respinto da un calciatore in barriera con la mano. Dopo una lunga revisione, il direttore di gara ha deciso di non assegnare il calcio di rigore tra le proteste bergamasche. Una decisione che ha logicamente innervosito non poco i padroni di casa che nei minuti successivi hanno subito tre ammonizioni.

Le immagini sembravano evidenziare in maniera netta il tocco di mano del difensore del Lipsia ma l’arbitro, come spiegato anche ai calciatori in campo, ha deciso di non fischiare ritenendo che il primo tocco è stato con il braccio attacco al corpo e solo successivamente con quello ‘aperto’.

Atalanta-Lipsia, Gasperini contro l’arbitro

La situazione non si è placata nei minuti successivi quando il Lipsia ha iniziato a perdere tempo. Gasperini dalla panchina se l’è presa ancora con il direttore di gara con urlando: “Ma che c… fai”.

Nei minuti finali i bergamaschi hanno provato il tutto per tutto non riuscendo però ancora a ristabilire la parità. Serve un gol per arrivare ai tempi supplementari.

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