Alla Tv di Calciomercato.it è intervenuto il collega della Gazzetta di Modena Stefano Aravecchia. Focus sul Sassuolo in ottica mercato
“Sassuolo ha improntato proprio lavoro sui giovani fin dall’avvento di Di Francesco. Investe tanto nel settore giovanile, ma può farlo anche perché il giovane può permettersi di sbagliare. Faccio l’esempio di Locatelli, che era da ricostruire soprattutto a livello mentale e con De Zerbi ci è riuscito. Il Sassuolo è una realtà atipica, un laboratorio che ti dà la possibilità di sbagliare”. Così Stefano Aravecchia, giornalista della ‘Gazzetta di Modena’, a CMIT TV a proposito del Sassuolo e dei suoi talenti in rampa di lancio sia in Nazionale che in ottica grandi club, dall’Inter alla Juve passando per il Milan.

Da Scamacca a Raspadori, il punto di Aravecchia sul futuro dei ‘gioielli’ del club neroverde.
SCAMACCA – “Credo che sia il giocatore più vicino alla cessione a giugno. Vorrebbe andare all’Inter, ma c’è il problema della valutazione. I due club si sono già visti. Sassuolo vuole 40 milioni cash senza contropartite, quindi parliamo di una cifra impegnativa”.
RASPADORI – “Ci sono tante richieste, ma il Sassuolo non può venderli tutti. Lui o Berardi credo andranno via oltre a Scamacca”
BERARDI – “E’ arrivato per lui l’ultimo treno della sua carriera. Vuole provare un’esperienza ad alto livello, verrà accontentato in caso di arrivo di una proposta valida. In tal senso esiste un patto col suo club, ma il problema anche qui è il prezzo: 30 milioni di euro, tanti per un 28enne”.




















