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PAGELLE E TABELLINO ROMA-LAZIO 3-0: Pellegrini-Abraham da sogno, Luis Alberto nullo

Pagelle e tabellino del derby Roma-Lazio, match valido per la 30esima giornata del campionato di Serie A

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Pellegrini-Abraham © LaPresse

ROMA

Rui Patricio 6,5: si gode il derby e le coreografie delle curve, la Lazio non lo impensierisce granché oltre la normale amministrazione e un paio di parate discrete.

Mancini 7: l’ex Pedro nel primo tempo non punge mai, non trova spazi perché la difesa si compatta bene. Lui lavora bene con Karsdorp, resta basso e ancora senza concedersi le sue consuete uscite a volte spericolate.

Smalling 7: puntello difensivo infallibile, solito riferimento con tutti palloni alti preda dell’inglese. Attento sui cross, bravo a fare da muro e da schermo. Insieme a Mancini controlla alla grande Immobile, che è sempre da solo.

Ibanez 7: stasera praticissimo, Mourinho glielo avrà ripetuto spesso prima di sceglierlo al posto di Kumbulla. Lui si mette in maniera molto diligente a controllare Felipe Anderson cercando di non dargli campo per farsi puntare. Poi non soffre più di tanto Lazzari.

Karsdorp 7,5: tira fuori forse la prestazione migliore dell’anno, attento in difesa e pronto a rilanciare l’azione in contropiede. Arriva sul fondo con grande costanza e, stranamente, riesce quasi sempre a pungere. Sforna l’assist per il 2-0, ma forse le cose migliori le fa in marcatura. Bravo anche ad assorbire la profondità degli attaccanti della Lazio.

Oliveira 7: operaio, tattico al punto giusto e soprattutto furbo e decisivo. Perché si posiziona sempre con grande intelligenza, va dove serve densità, si guadagna la punizione del 3-0 con grande mestiere. Partita a tutto campo. Dall’80’ Veretout sv

Cristante 7: con un centrocampo così folto anche lui ha i suoi vantaggi. Può fare a volte il difensore aggiunto, difende basso e fa da schermo, sporca traiettorie, fa densità ed è decisivo in un paio di recuperi in area.

Zalewski 7: dopo qualche incertezza iniziale, comincia a prendere fiducia e campo. Felipe Anderson è un brutto cliente, ma lui spesso lo inibisce e non lo fa neanche partire. Quando recupera palla è lucido e rapido nel ‘dai e vai’, sta crescendo parecchio. Dal 74′ Vina sv

Mkhitaryan 7,5: un errore che nel primo tempo poteva costare carissimo, poi tutto in crescendo. Partita eccezionale dal punto di vista fisico e tecnico, si mette nella posizione giusta per ricevere e spezzare la Lazio. Avanti e indietro senza soluzione di continuità. Prende pure una traversa clamorosa.

Pellegrini 8: ieri era in dubbio, oggi gioca la partita perfetta. Mette lo zampino quasi dappertutto, parte ‘a cannone’, si guadagna e batte l’angolo del primo gol. Poi pennella un calcio di punizione poetico da antologia. Nel mezzo tante cose utili, tanta superiorità numerica creata, giocate a profusione. Un derby che non dimenticherà mai. Dall’87’ Bove sv

Abraham 8,5: spietato come un killer d’area, mette in discesa il derby trovandosi al posto giusto al momento giusto segnando in maniera non proprio convenzionale. Poi sfonda la porta in spaccata, lotta come un leone contro tutti ed esce spesso vincitore. Domina totalmente la sua zona di campo. Si mangia la tripletta.

All. Mourinho 8: finalmente una partita e una Roma mourinhana. Pratica, cinica, concreta e cattiva senza fronzoli. Monta letteralmente addosso alla Lazio sin dal primo secondo. Vuole la vittoria a tutti i costi e lo dimostra. La Roma gioca la partita della vita, anche tatticamente il portoghese la prepara in maniera impeccabile aumentando la forza lavoro a centrocampo in modo da inibire il gioco della Lazio e chiudere ogni linea di passaggio. E ora è davanti nella corsa europea.

LAZIO (4-3-3)

Strakosha 5: sul primo il pallone va sulla traversa, ma avrebbe dovuto spazzare. Sembra un po’ sorpreso, lascia la porta scoperta dopo pochi secondi. Sulla punizione di Pellegrini sfiora solamente, forse poteva arrivarci.

Hysaj 4: in costante difficoltà ogni volta che Karsdorp arriva dalle sue parti. Viene lasciato colpevolmente solo sul secondo gol e non solo. Però anche lui non fa niente per rimediare. Dal 51′ Lazzari 5,5: entra e non cambia nulla, si intestardisce troppo come succede spesso. Non ha aiuti, ma anche lui carica a testa bassa. Poi cresce e tiene impegnata la difesa della Roma, ma in mezzo non c’è nessuno.

Luiz Felipe 4: è tornato quello visto col Porto e in altre uscite a vuoto. A volte rimbalza su Abraham, se lo perde insieme a Marusic sul secondo gol. Ancora una volta male.

Acerbi 4: copia e incolla con il compagno di reparto. Abraham lo domina, vince qualche duello aereo ma niente di più. Tanti errori anche in impostazione, ha perso pure la leadership.

Marusic 4,5: male nella diagonale su Abraham, lo vede e poi gli sparisce alle spalle in un lampo. Spinge pochissimo per non dire niente. O almeno mette pochi palloni in mezzo, anche perché non gli danno neanche campo.

Milinkovic-Savic 5: non gioca benissimo a livello di qualità, non è pulito nei passaggi e sbaglia più di qualche appoggio. Almeno è l’ultimo ad arrendersi, l’impegno e la garra non gli mancano mai e quelle poche cose buone in mezzo al campo si vedono con lui. Mourinho lo ingabbia.

Leiva 4,5: malissimo, nonostante un ottimo periodo di forma. C’è da dire che viene costantemente circondato, non ha liberà né di cercare un’apertura né di arrivare in anticipo. Partita storta in cui è praticamente nullo. Dal 65′ Cataldi 5,5: qualche passaggio in più in un momento in cui la Roma sostanzialmente se ne sta buona buona a aspettare. Un paio di conclusioni inutili.

Luis Alberto 3,5: forse il peggiore in campo soprattutto rispetto a quello che ci si sarebbe aspettato. Si nasconde costantemente, invece di abbassarsi si ostina a rimanere nella sua posizione, del tutto oscurato dalle maglie romaniste. Encefalogramma piatto.

Felipe Anderson 4: che sarebbe stata una partita negativa lo si è capito dal primo minuto. Lui è così, se parte subito male tutto il resto sarà uguale. E infatti il brasiliano lo conferma, raramente salta l’uomo in campo aperto, sempre anticipato anche sui palloni sporchi. Sarri deluso gli preferisce addirittura un 2004. Dal 65′ Romero 5,5: buona intraprendenza, la malizia e la personalità non gli mancano.

Immobile 5: sarebbe facile dire che non ha fatto quasi niente. È vero, verissimo, però va sottolineano che gli arrivano praticamente zero palloni giocabili. Viene servito a lancioni con almeno due se non tre uomini a marcarlo. Non è la sua partita, ma ha colpe relative.

Pedro 5: carica a testa bassa contro tutti, non ha il sostegno di un terzino o un centrocampista e allora è costretto a infrangersi costantemente. A volte è frenetico, ma anche lui vaga senza meta in una Lazio allo sbando.

All. Sarri 4: un derby da archiviare il più in fretta possibile. Ingresso in campo pessimo, il continuo è pure peggio. La Lazio spegne completamente la luce, fa acqua da tutte le parti, non ha alternative di manovra e sbaglia qualsiasi cosa. Attaccanti solissimi, esterni bassi pure e sempre a disposizione degli avversari. Tiri in porta quasi zero, o solo a partita finita. Il secondo tempo doveva essere almeno una prova d’orgoglio, invece tabula rasa. Passo indietro enorme ed Europa League parecchio a rischio.

Arbitro: Irrati 5,5: due errori nel primo tempo, di cui uno molto importante. Il primo è il mancato giallo a Hysaj, l’altro il fallo su Oliveira da cui nasce il 3-0 di Pellegrini che chiude la partita. Il portoghese si ‘tuffa’ davanti a lui, cerca il contatto.

Il tabellino del derby Roma-Lazio 3-0

Marcatori: 1′ Abraham (R), 22′ Abraham (R), 39′ Pellegrini (R)

Ammoniti: Patric (L), Pedro (L), Karsdorp (R), Luiz Felipe (L), Leiva (L), Mancini (R), Zalewski (R), Oliveira (R)

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira (81’ Veretout), Zalewski (74’ Vina); Pellegrini (86’ Bove), Mkhitaryan; Abraham. A disp.: Fuzato, Boer, Maitland-Niles, Kumbulla, Zaniolo, Diawara, El Shaarawy, Carles Perez, Shomurodov, Felix. All.: Mourinho

LAZIO (4-3-3): Strakosha; Hysaj (52’ Lazzari), Luiz Felipe, Acerbi, Marusic; Milinkovic, Leiva (65’ Cataldi), Luis Alberto; Felipe Anderson (65’ Romero), Immobile, Pedro. A disp.: Reina, Adamonis, Patric, Kamenovic, Akpa Akpro, A.Anderson, Basic, Moro, Cabral. All.: Sarri.

Arbitro: Irrati. Assistenti: Imperiale, Berti. IV Uomo: Pezzuto. Var: Di Paolo, Ranghetti.

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