La guerra tra Russia e Ucraina continua, purtroppo. Zelensky insiste per negoziare direttamente per Putin: facciamo il punto della situazione
Sono trascorsi dieci giorni dal primo attacco della Russia in Ucraina. Migliaia di civili sono morti, tra cui anche tanti bambini, e molti di più sono i feriti.

A questo si aggiunge una regione che è messa a ferro e fuoco ovunque, anche nelle centrali nucleari, prese di mira dalle bombe. Lo scenario è tragicamente desolante, come in una guerra di un secolo fa. Eppure succede ora, nel 2022, alle porte di un mondo occidentale che non sta a guardare, ma aiuta il popolo colpito con armi, e dando anche un appoggio ai tanti profughi che cercano un posto sicuro in cui vivere. Lo fa anche con fiaccolate, manifestazioni per invocare una pace che una settimana fa sembrava vicina, poi dopo i primi negoziati tra le due forze politiche in campo è rimasta una chimera. La guerra, poi, si combatte anche sul lato della comunicazione tra Vladimir Putin, presidente della Russia, e Volodymyr Zelensky, numero uno dell’Ucraina: dichiarazioni alla gente comune, giustificazioni, a volte anche mistificazioni della realtà, e poi promosse non mantenute, come quella del cessate il fuoco per un breve lasso di tempo.
Guerra Russia-Ucraina, Zelensky e il negoziato con Putin

Ora, però, potrebbe essere arrivato il momento della svolta. Perché, secondo quanto dice il vice capo dell’ufficio della presidenza del presidente ucraino, citato da Unian, Zelensky è pronto a sedersi al tavolo delle trattative con Putin per arrivare alla fine della guerra: “E non ha paura di parlare di qualsiasi punto all’ordine del giorno. Naturalmente, senza alcun ultimatum e con fermezza”, sottolinea ancora Andryi Sibiga. Uno spiraglio di speranza in una situazione buia.




















