Villarreal-Juventus il giorno dopo, bocciatura definitiva per due bianconeri

Villarreal-Juventus, il pari lascia il discorso qualificazione aperto: ma dal grande ex arriva la bocciatura per due pedine di Allegri

La Juventus torna a casa dalla trasferta di Villarreal con un 1-1 che rappresenta un risultato abbastanza positivo, ma con l’obbligo di completare l’opera a Torino nella gara di ritorno per avanzare ai quarti di finale di Champions League. Il gol lampo di Vlahovic non è bastato per conquistare la vittoria, ma sono arrivati dei segnali importanti.

Villarreal-Juventus il giorno dopo, bocciatura definitiva per due bianconeri
Juventus © LaPresse

Della gara di ieri sera in Spagna ha parlato alla ‘Gazzetta dello Sport’ l’ex bianconero Massimo Mauro, che ha evidenziato gli aspetti positivi emersi dalla sfida. “E’ stata una Juve degna della Champions, nel primo tempo ha fatto vedere tutto: ordine, precisione, qualità nel ripartire – ha spiegato – Vlahovic ha segnato un gol ‘ignorante’ bellissimo, bisogna portare la palla verso l’area e affidarla a lui. Questo dev’essere il mantra. Se deve difendere la palla a centrocampo fa più fatica”. Mauro ha però segnalato anche le dolenti note, in particolare su due giocatori che, dati alla mano, non si sono dimostrati all’altezza del palcoscenico.

Villarreal-Juventus, i bocciati di Allegri per Mauro: Arthur e un altro nel mirino

Villarreal-Juventus il giorno dopo, bocciatura definitiva per due bianconeri
Arthur © LaPresse

Il primo è il brasiliano Arthur, su cui Mauro ha spiegato: “Locatelli era stanco, ma senza di lui è scaduta la qualità del passaggio e la Juve non ha più tenuto un pallone. Arthur lo farei giocare proprio se non ci sono altre soluzioni”. Un altro verdetto impietoso è arrivato su Moise Kean, che ha visto drasticamente ridursi lo spazio a disposizione: “Anche Morata non ce la faceva più – ha aggiunto Mauro – Ma evidentemente Allegri non si fida di lui a questi livelli. In campionato, negli ultimi minuti, lo fa entrare, ieri non è successo”. Per entrambi, dunque, può prospettarsi un futuro lontano da Torino.

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