L’energia europea di Sneijder: “Inter bella da vedere” | “E questo Liverpool non è il Barça del 2010”

Wesley Sneijder è stato uno dei grandi interpreti dell’Inter del Triplete nella storica cavalcata del 2010

E’ giunta finalmente la giornata di Inter-Liverpool, un match che i nerazzurri stavano aspettando ormai da 10 anni. Stasera, infatti, si giocherà a San Siro la prima delle due gare degli ottavi di finale di Champions League contro una corazzata quasi imbattibile come quella di Jurgen Klopp.

L'energia europea di Snejider: "Inter bella da vedere" | "E questo Liverpool non è il Barça del 2010"
Wesley Sneijder © LaPresse

Nonostante il feeling con la Coppa dei Campioni non sia stato tra i migliori negli ultimi anni, l’Inter rimane comunque l’ultima formazione italiana ad aver alzato al cielo il più prestigioso trofeo europeo nel maggio 2010. In quella squadra tra i grandi protagonisti e titolarissimi di José Mourinho c’era Wesley Sneijder, arrivato ad inizio stagione dal Real Madrid. L’olandese, che questa mattina è stato intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ricordando quella stagione ha spiegato: “La squadra del 2010 aveva un gruppo pazzesco. Non mi è mai più capitato in carriera, un’unità d’intenti irripetibile. Con l’Inter di oggi vedo molte similitudini, il parallelo funziona. È una squadra bella da vedere, questa qui”

Un Liverpool che, come accennato, fa paura e rimane una delle principali candidate alla vittoria finale della Champions League. Una squadra di fenomeni che domina da anni in Europa, ma comunque inferiore secondo Snejider al Barcellona affrontato nel 2010:”Lo stile di gioco è molto distante. E quel Barcellona aveva giocatori incredibili in ogni zona del campo…”.

Inter, la carica di Sneijder verso il Liverpool

L'energia europea di Snejider: "Inter bella da vedere" | "E questo Liverpool non è il Barça del 2010"
Wesley Sneijder © LaPresse

Al timone di quell’Inter c’era lo Special One, allenatore che meglio di chiunque altro seppe valorizzare la posizione dell’olandese. Ex trequartista che, in tema di allenatori, ha sottolineato la grande umiltà di Simone Inzaghi, espressa “dal modo in cui è stato percepito dal gruppo dopo Conte”. A proposito di calciatori di fantasia, poi, non poteva mancare il riferimento al paragone con Calhanoglu: “Giocavo diversamente, anche se a volte sembra che la zona di campo sia la stessa. Hakan è uno dei segreti di questa Inter: lo reputo un fuoriclasse”.

Di olandesi in casa Inter ne sono passati diversi in tutta la storia nerazzurra, un’eredità che oggi viene raccolta da Dumfries e de Vrij. L’esterno destro secondo Sneijder può ancora crescere: “È uno dei migliori nel ruolo in circolazione, stupirà ancora di più”. Sul momento di difficoltà del centrale, invece, si è detto sicuro della sua professionalità perché “sa lui prima di tutti gli altri dove ha sbagliato. Ma sa pure che nel calcio possono esserci momenti di alti e bassi. L’importante è saperli gestire. E lui ne uscirà da campione”.

Infine, dopo aver tessuto le lodi di Handanovic (“È ancora oggi uno dei più forti nel ruolo”) e Dzeko (“Può fare la differenza anche fino a 40 anni”), Sneijder ha chiuso con un amarcord sul ritorno in Italia di Mourinho: “Mi sarebbe piaciuto vederlo sempre e solo in nerazzurro. Roma non è una piazza semplice, ma il mister saprà anche lì fare le cose migliori per la sua squadra”.

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