Sanchez o Lautaro Martinez: il dubbio ‘a sorpresa’ di Inzaghi

Momento differente quello vissuto in stagione da Sanchez e Lautaro. Per Inzaghi c’è grande abbondanza in attacco

Un gol simile Alexis Sanchez lo realizzò al San Nicola di Bari dodici anni fa, prossimo ai ventidue anni il cileno, dodici gol nella stagione della definitiva consacrazione, era uno dei calciatori più forti del nostro campionato tanto da attirare le attenzioni del Barcellona che lo acquistò l’estate successiva.

Sanchez o Lautaro: il dubbio a sorpresa di Inzaghi
Sanchez (LaPresse)

Era il 2010 e Lautaro Martinez, tredici anni appena, ancora sgomitava in Argentina in cerca del suo posto del mondo, curioso di capire se col calcio avrebbe anche vissuto o semplicemente sognato. Due generazioni a confronto legate da una maglia che condividono quasi mai assieme. Sanchez oppure Martinez, Alexis oppure Lautaro, c’è spazio solo per uno accanto a Dzeko e oggi le certezze di Inzaghi vacillano rispetto alle fiere convinzioni d’inizio stagione.

Martinez a secco da ‘un anno’

Sanchez è tornato a brillare e lo sta facendo mentre il Toro balbetta. L’argentino, a secco da cinque partite di campionato, l’ultimo gol il 12 gennaio nella finale di Supercoppa contro la Juventus, fatica ad incidere, non brilla come sa, sta attraversando un momento di comprensibile flessione che Inzaghi si augura possa interrompersi quanto prima. Sta colmando le sue mancanze Alexis Sanchez, l’uomo di coppa, in rete con l’Empoli e anche con la Roma. El Niño Maravilla non avverte il peso delle responsabilità dell’argentino, vive da eterna alternativa a cui non dispiace stupire mentre arriva dalle retrovie, nell’ombra, senza che nessuno si aspetti chissà cosa da lui.

Sanchez, la riserva che vuole diventare altro

A dispetto del suo lauto ingaggio, Sanchez non aveva mai convinto e la sua posizione è sempre stata in bilico, con l’arrivo di Correa sembrava destinato alla partenza e una volta rimasto si posizionava al quarto posto delle gerarchie dell’attacco di Inzaghi. Le coincidenze e le problematiche altrui, non solo quelle fisiche, gli hanno intanto restituito minuti e poi Sanchez s’è preso il resto con gli interessi, giocando a tutto campo tra centrocampo e attacco, lasciando a Dzeko gli appuntamenti coi difensori e creando il caos attorno al bosniaco.

Sanchez o Lautaro: il dubbio a sorpresa di Inzaghi
Lautaro in azione con l’Inter (LaPresse)

Inzaghi ha ‘problemi’ di abbondanza

Oggi appare difficile tenerlo fuori da qualsiasi partita, per Inzaghi è diventata l’arma a sorpresa, il Caicedo laziale con la differenza che gioca di più, in un altro ruolo e non aspetta il recupero per essere decisivo. Sanchez è un surplus di scelte, non è un titolare e non è una riserva, è un giocatore prezioso che al quale l’Inter, ora, comincia ad aggrapparsi. Lautaro resta il Toro, è il partner d’attacco di Dzeko, ha segnato undici reti in campionato, tornerà a segnare e quando accadrà si accorgerà che il periodo difficile sarà appena terminato.

Nell’attesa, Sanchez, che a differenza dell’argentino ha segnato in tutte le competizioni, sei gol totali, si prenota per un altra prodezza come quella contro la Roma. Dribbling incorporato e destro secco all’incrocio. Un peccato doversi risedere in panchina accanto a questi capolavori. Ma l’abbondanza, per un allenatore, non è mai stata un problema.

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