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Inter, Nainggolan ammette: “Ero io in quegli audio” | Poi ‘bacchetta’ Zaniolo

Nainggolan parla delle sue esperienze italiane, svela un retroscena sull’Inter e parla di Zaniolo

“Se uno fa tardi, beve, fuma una sigaretta, ai miei occhi non fa cose sbagliate”. Radja Nainggolan ricorda i suoi trascorsi italiani e ammette il suo stile di vita. Il centrocampista dell’Anversa ha parlato del suo stile di vita e si è difeso: “Non mi sono mai preoccupato di cosa diceva la gente, tanti invece si nascondono”.

Radja Nainggolan ©LaPresse

Il giocatore ha svelato anche un retroscena su alcuni audio che circolarono sui social durante la sua esperienza all’Inter: “Fake news? No, no: ero io. Dicevo che volevo andar via, che volevo tornare perché non mi sentivo a mio agio – spiega a ‘La Repubblica’ – L’avevo mandato a un amico, ma sai Roma com’è, no? In un attimo lo avevano tutti. Dovevo saperlo, non sono stato molto intelligente, ma pazienza. Conte è un grandissimo allenatore, ma con lui non ho avuto possibilità. Non abbiamo mai litigato, però”.

Inter e Roma, Nainggolan fa una critica a Zaniolo

Zaniolo
Zaniolo © LaPresse

Nainggolan ha parlato anche della Roma: “Zaniolo è un grandissimo giocatore, ma quando la squadra non gioca bene contro le grandi, e negli ultimi anni di queste partite ne ha vinte poche, anche lui non fa la differenza”.

L’INTER – “Appena arrivato dissi che ero felice ma che era più forte la delusione di essere andato via da Roma. E già non ero partito bene. Dopo il rigore sbagliato con la Lazio in Coppa Italia mi hanno iniziato a fischiare, mi sono venuti dubbi, è crollata la fiducia”.

LA SERIE TV – “Piaciuta quella su Totti? Sì, e ho pensato: l’unico che assomiglia davvero è quello che interpreta me. Gli altri zero, anche l’allenatore. Di vero c’era che a Bergamo, prima della partita, io Totti e Pjanic avevamo giocato fino a tardi. Ma non a carte, era un giochino sul computer. Però quella scena, con Spalletti che ci aspetta in corridoio è vera”.

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