Coronavirus, Fondazione GIMBE: “Fase critica, ospedali a rischio”

Coronavirus, il consueto report settimanale della Fondazione GIMBE lancia l’allarme: l’aumento dei ricoveri ospedalieri preoccupa

L’andamento della pandemia preoccupa molto anche nel nostro paese. La Fondazione GIMBE diffonde il consueto report settimanale sui numeri legati alla diffusione del coronavirus e lancia l’allarme. Il trend degli ultimi sette giorni, se confermato sul medio-lungo periodo, può mandare nuovamente in sofferenza gli ospedali.

Coronavirus, Fondazione GIMBE: "Fase critica, ospedali a rischio"
Ambulanza © Getty Images

Tutti i parametri sono in forte aumento. Nei giorni dall’8 al 14 dicembre, rispetto ai sette precedenti, maggior numero di nuovi contagi (124.568 vs 105.771) e decessi (663 vs 558). Aumentano anche gli attualmente positivi (297.394 vs 240.894), i ricoverati con sintomi (7.163 vs 6.078) e in terapia intensiva (863 vs 776). L’occupazione ospedaliera si avvicina alla soglia critica del 15% (11,9% in area medica, 9,5% in terapia intensiva), in ben 26 province l’incidenza è a oltre 250 casi su 100mila abitanti. D’altro canto, crescono le terze dosi (media di circa 400mila al giorno) e la percentuale di popolazione con almeno una dose di vaccino sale all’80,5%, ma preoccupa la diffusione della variante Omicron e la sua alta contagiosità.

Il report conclude con un monito sulla situazione ospedaliera: “Le ultime misure del Governo, che mirano ad innalzare la protezione nei confronti del virus, non hanno modificato i criteri per assegnare i colori alle Regioni, definiti quando non erano noti il declino dell’efficacia vaccinale e la necessità delle terze dosi e non incombeva la minaccia di una variante così preoccupante. Criteri che lasciano alle Regioni la massima autonomia nell’aumentare la disponibilità di posti letto per ridurre i tassi di occupazione, con il rischio di congestionare silenziosamente gli ospedali e limitare l’accesso alle cure ai pazienti non Covid”.

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