CMIT TV | Ballotta: “Lazio? Anno di transizione. Che errore Handanovic”

In diretta sulla CMIT TV è intervenuto Marco Ballotta, l’ex portiere ha parlato della crisi della Lazio: retroscena su Handanovic

La CMIT TV non si ferma mai, ogni giorno ci trovate in diretta sul nostro canale Twitch: tra gli ospiti di oggi c’è stato anche Marco Ballotta.

CMIT TV | Ballotta: "Lazio? Anno di transizione. Che errore Handanovic"
Marco Ballotta sulla CMIT TV

L’ex portiere della Lazio ha parlato ai nostri microfoni della crisi che sta vivendo il club capitolino: “Se subisci 4 gol vuol dire che gli avversari sono arrivati con troppa facilità al tiro. Sinceramente parlando, posso fare un appunto sul primo gol in cui forse è partito un po’ in ritardo, ma sugli altri poteva farci ben poco. Molte disattenzioni da parte della difesa, che hanno lasciato liberi dei giocatori che hanno potuto andare a colpo sicuro. Quindi la colpa è di tutto l’organico, ma io vedo i difetti in tutti: non hanno ancora assimilato il modo di giocare di Maurizio Sarri. Adesso il problema esiste, perché l’ambiente romano non è semplice”.

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CMIT TV | Ballotta: “La Lazio non ha assimilato il gioco di Sarri”

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Maurizio Sarri ©LaPresse

Marco Ballotta sul momento dei biancocelesti ha aggiunto: “Quelle del calendario sono scusanti, perché le partite le giocano tutti. Si sapeva che si poteva giocare di mercoledì e di domenica, che ci sono anche le coppe e che si ha meno tempo a disposizione. Anche Sarri poteva imporsi sul mercato se pensava che qualche giocatore non rispecchiasse il suo prototipo di giocatore. Per questo dico che un singolo colpevole non c’è, ma è un mix di colpe. Ora il problema c’è e non sarà semplice uscire da questa situazione. La colpa è di Sarri, dei giocatori e della società. È un anno di transizione e si deve cercare la maniera di finire nel miglior modo possibile, però non è sicuramente la Lazio dell’anno scorso. Bisognerà intervenire, non so se interverranno già nel mercato di gennaio”

Riguardo alla scelta di affidare la porta a Reina e non a Strakosha, poi, ha dichiarato: “Se è stata fatta la scelta di Reina è perché magari dava più affidabilità, con i piedi è più capace e ha una certa gestione che Strakosha non ha ancora. Anche Strakosha non ha dimostrato di aver fatto quel salto di qualità che tutti si aspettavano, ma non penso che il problema dalla Lazio sia il portiere. Strakosha probabilmente ha qualcosa di più in porta, mentre Reina ha qualcosa in più nella gestione della difesa. L’importante è che la difesa abbia fiducia nel portiere, qualunque esso sia”.

L’ex portiere ha parlato anche delle difficoltà di Immobile in Nazionale: “Differenze con quello della Lazio? È probabile che il gioco di Mancini non si adatto alle caratteristiche di Immobile e Belotti. Poi ci sono giovani come Scamacca che però stanno crescendo, abbiamo bisogno di un attaccante di un certo tipo. Anche lo stesso Mancini quando veniva chiamato dalla Nazionale faceva poco, mentre nei club era straordinario”.

Interessante, poi, il retroscena su Samir Handanovic: “La Lazio fece un errore in quell’occasione. Handanovic arrivo che era un ventenne, con me, ma non lo riscattarono per pochi soldi e si puntò su Muslera e Carrizo. Poi lui ha fatto vedere qual è il suo valore. Guardando all’età a cui ho smesso io, può giocare altri 7/8 anni tranquillamente. Onana il giusto erede? Può esserlo tranquillamente, ma ogni società di quel livello ha bisogno di due portiere di alto livello. Io lo terrei e lo affiancherei ad Onana, perché l’Inter ha tante competizioni da disputare”.

Non è mancato un passaggio su Donnarumma: “Panchina al PSG? Scelte sbagliate. Ha fatto questo tipo di scelta, di andare in un club ricco, io sarei rimasto al Milan per riconoscenza. Non so se era solo lui a decidere, ma sicuramente c’è dietro un discorso economico importante. È andato in club importante che però a livello internazionale non ha fatto ancora niente. Uno come lui in panchina non è un bel vedere, anche perché è un ’99 che ha già più di 250 partite in Serie A. Non è che ci sono tanti portieri più forti di lui, poi è giusto che ci sia concorrenza anche tra i pali nel calcio di oggi. Vederlo in panchina, comunque, fa strano”

Infine, una battuta di Ballotta su Ibrahimovic Rui Patricio: “Zlatan sfrutta la sua fisicità, poi tecnicamente è forte. Quando si mette là davanti tiene su la squadra, la fa salire e finché sta bene fisicamente fa bene a giocare. Se calasse un po’ fisicamente penso che sarebbe il primo a dire basta. Rui Patricio? Non è sul podio delle mie preferenze, ma sta facendo il suo. Diciamo che non è uno che fa la differenza, ogni tanto commette qualche errore, ma sta facendo il suo”.

 

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