Roma, parlano Mourinho e Abraham: arbitri, formazione e non solo

Jose Mourinho e Tammy Abraham prendono la parola in conferenza stampa prima di Roma-Bodo/Glimt di domani sera

Dopo la partita, con relative polemiche arbitrali, contro il Milan, la Roma di Mourinho torna in Conference League. I giallorossi sono chiamati a ‘vendicare’ il 6-1 subito all’andata in Norvegia. Il tecnico portoghese ha preso la parola nella conferenza stampa della vigilia, insieme a Tammy Abraham. Lo Special One ha fatto ‘muro’ sugli arbitri.

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“Abbiamo sei punti, siamo in una buona situazione. Se dimentichiamo il risultato di Bodo, anche se è impossibile, sono sei punti con due partite in casa da giocare. Non possiamo dire che è decisiva domani, non lo è. Ci sono ancora nove punti, la situazione non è neanche di pressione ma vogliamo arrivare primi, non dimenticando la partita di Bodo perché quella non la dimentichiamo mai”, dice Mourinho.

Ridarà una chance a chi ha fallito in Norvegia sapendo che per lui è un esame difficile? O metterà la squadra più forte?
Abbiamo sbagliato tutti. Non dico che ha sbagliato uno o l’altro, abbiamo perso come squadra e domani vogliamo vincere come squadra. Ovviamente non giocherà la stessa squadra, lo avevo già detto. Ho avuto troppe paure prima della partita, del campo, del freddo, degli infortuni, della stanchezza, di tutto tranne che della sconfitta. Ho sbagliato io, tutti. Domani non giocherà la stessa squadra.

Abraham è il colpo di mercato, ma finora non ha reso secondo le aspettative. E’ un problema di squadra o di suo adattamento?
Il problema siamo sempre noi, non l’individuale. Un giocatore che viene da una cultura diversa, calcistica, arbitrale, sociale. Non è mai facile, però ha iniziato abbastanza bene, ha avuto un impatto positivo e ora vive un momento non speciale. Ma è un grande giocatore, abbiamo fiducia in lui, tornerà a fare meglio, segnerà, non c’è problema.

Rispetto alle altre piazze ha riscontrato differenze negli arbitraggi e nelle sanzioni?
Non parlo di arbitraggi e non parlo di Serie A.

Nel secondo tempo con Cagliari e Milan ha adottato un modulo diverso: potremo rivederlo dal primo minuto?
Non parlo di quello che abbiamo fatto in Serie A.

Valutazione sulla crescita di Zaniolo: su cosa può lavorare?
Dopo due anni di infortuni non è facile. Contro la Juve si è sentita la paura di un giocatore che ha sofferto tanto, è normale e solo il tempo può aiutare a dimenticare. Fisicamente sta bene, è fortissimo, ci sono dei dettagli dal punto di vista tattico che deve migliorare e imparare. Ma è normale, quando hai 22 anni e hai ‘perso’ due anni di carriera in infermeria ci sono cose da imparare. Però è un giocatore bravo, è un professionista che lavora tutti i giorni e sono soddisfatto.

È migliorata anche la percezione del calcio italiano all’estero?
In Serie A si gioca molto bene, le squadre, i giocatori e gli allenatori hanno qualità e non si preoccupano solo del risultato. Sono molto soddisfatto di essere qui con voi.

Si fida ancora di Shomurodov?
Mi fido di tutti, ma ci sono dei momenti in cui i giocatori non sono nel momento migliore soprattutto a livello di fiducia. Felix domani non sarà ovviamente in lista, ma è un giocatore con qualità che noi non abbiamo. Cerca movimenti che noi non facciamo tanto, abbiamo tanti giocatori che vogliono palla tra i piedi e pochi che la vogliono nello spazio, che sono aggressivi senza palla. Il ragazzino è lontanissimo da essere un prodotto finito, un giocatore che si può dire fatto e perfetto per essere un titolare nella prima squadra della Roma, ma ha un profilo che merita di lavorarci e il modo migliore è dargli opportunità. È molto buono che si alleni con noi, come per Missori e Volpato. Ma una cosa è lavorare, un’altra è poter giocare in prima squadra, questo accelera il processo. Però la fiducia in Mayoral e Shomurodov non cambia.

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Roma, Abraham e l’infortunio: “Non mi piace avere scuse, ma…”

Come valuti questo tuo momento difficile?
Le cose succedono nel calcio, per l’arbitro ci sono tante pressioni enormi, fare errori è umano. Ovviamente da giocatore della Roma non vorrei che venissero prese decisioni contro di noi.

Cosa pensi del rigore Ibanez-Ibra, tu che vieni dalla Premier?
Nel calcio ci sono periodi buoni e meno buoni, e da questi però bisogna imparare. Questo è il momento migliore per mostrare la mia qualità e la mia leadership, in una squadra del genere dove ci sono tanti leader. Ovviamente tutti vorrebbero fare la stagione perfetta e vincere tutte le partite. Ci sono dei momenti negativi e questo è il momento di superarlo.

Come stai fisicamente dopo l’infortunio in nazionale?
Sto migliorando, sto lottando con il dolore alla caviglia. Io voglio solo aiutare la squadra ed esserci sempre e mettere da parte qualche problema fisico. Non mi piacciono le scuse, poi tutti vorrebbero giocare al 100% e senza dolore, ma anche grazie ai fisioterapisti e allo staff spero di tornare al top il prima possibile. Sto comunque migliorando.

Cosa ti trasmette l’inno della Roma, visto che sei molto coinvolto?
Dal primo giorno mi sono innamorato della Roma, si vede quando sono in campo sento molta passione per la Roma. È anche il modo per dimostrare che farei e faremmo di tutto per questo club, che ha investito molto su di me. Noi dobbiamo rispondere al sostegno dei tifosi.

Che difficoltà hai trovato anche in quello che ti chiede Mourinho?
Il calcio è sempre una sfida, l’allenatore è uno con cui ho giocato contro un paio di volte in Premier e ora ho il privilegio di essere allenato da lui. Non direi che ho trovato difficoltà, è tutta una sfida, ho cambiato tutto dal paese al calcio. Si impara giorno dopo giorno. Dobbiamo continuare a lavorare e impariamo giorno dopo giorno. Dobbiamo ancora fare nostri tutti i dettami di Mourinho, quando lo faremo saremo un top team. Però lo sapete, si dice che Roma non è stata costruita in un giorno.

Vorresti tirare il prossimo rigore visto che ti eri proposto a Torino con la Juventus e nel derby?
In quanto attaccante vorrei sempre segnare, in quel momento sentivo di avere fiducia ed ero pronto a calciarlo. Prima delle partite sappiamo bene qual è la gerarchia dei rigoristi. C’era pressione per tutti, spero di tornare presto a fare dei gol.

In qualche modo la Roma è stata sorpresa nella gara d’andata e come si è preparata per replicare alla sconfitta?
Il modo migliore per prepararsi è lavorare con fiducia nella squadra. Ci aspettiamo di giocare una buona partita, dobbiamo giocare al nostro meglio e voltare quella pagina definitivamente.

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