CMIT TV | Juve ascolta: “Per Lucca c’è già un accordo. E occhio all’estero”

Lorenzo Lucca è il nuovo bomber della Serie B già finito sui taccuini delle big italiane ma anche estere: su CMIT TV tutti i retroscena sulla Juventus non solo

Si chiama Lorenzo Lucca il nuovo ‘fenomeno’ messo in mostra dal campionato di Serie B. Il bomber del Pisa sta trascinando i toscani in testa alla classifica, ma soprattutto – dopo la stagione molto positiva anche al Palermo – le big italiane stanno continuando a seguirlo. Non solo, perché la Juve e non solo aveva fatto già dei passi importanti.

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Ospite a CMIT TV, il collega Michele Bufalino – giornalista de ‘La Nazione’ – ha raccontato i retroscena del passaggio di Lucca al Pisa soffiandolo alla concorrenza delle grandi, che ora si stanno rifacendo sotto. Anche all’estero hanno acceso i radar, con due squadre in particolare tra Germania e Inghilterra.

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Lucca © Getty Images

Bufalino dice la sua: “A un certo punto si è esagerato mediaticamente. Posso dire che prima del Pisa hanno provato a comprarlo Atalanta, Juventus e Sassuolo, ma il Palermo ha chiesto troppo. Il Pisa ha speso 2,1 milioni più possibili 1,2 di bonus, una cifra importante per una squadra di Serie B“. Ma le prestazioni del bomber dell’Under 21 hanno continuato a tenere vivo l’interesse: “Ci sono stati osservatori di Atalanta, Inter, Milan e Juve, ma non sono arrivate offerte. È stato anche visionato di recente da Lipsia e Southampton, ma è ancora prematuro parlare di cifre”.

Anche perché il Pisa ci punta forte: “Gli ha fatto un quinquennale, ha voglia di far crescere il ragazzo e anche l’entourage ha scelto Pisa per questo, sa che se ora Lucca va in Serie A non gioca con regolarità. C’è una sorta di accordo, che se si va in Serie A magari resta per crescere. Perché è speciale? È molto alto, ma ha comunque una buona struttura fisica ed è rapido. Ha caratteristiche da prima punta che hanno in pochi, anche in Nazionale manca uno così. Mancini lo è venuto a vedere all’Arena domenica insieme a Evani. Lo potrei paragonare a Toni – non a caso a Palermo lo chiamavano Lucca Toni – oppure Caracciolo dei primi tempi”.

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