L’unica risposta possibile di Koopmeiners a Gasperini

Koopmeiners è stato uno dei protagonisti del successo dell’Atalanta contro l’Empoli. Le parole di Gasperini avevano spiazzato tutti

Koopmeiners
Koopmeiners © Getty Images

Al campo e al suo giudizio inappellabile si è affidato Teun Koopmeiners per rispondere alle parole di Gasperini che aveva acceso la vigilia della gara contro l’Empoli. Gli chiedevano del talentuoso olandese, l’allenatore dell’Atalanta quasi stizzito rispondeva così: “Questa storia di Koopmeiners deve finire, da quando è arrivato non fate altro che chiedermi di lui. È arrivato nell’ultimo giorno di mercato e non era la priorità assoluta in quel reparto. Avevo necessità di trovare giocatori in altri ruoli”. Parole a sorpresa di sconforto per il giocatore e di critica nei confronti della società, non le prime dopo la richiesta inevasa, a inizio campionato, di un centravanti che non sarebbe arrivato nonostante la necessità numerica.

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La partita di Koopmeiners contro l’Empoli

Ma Koopmeiners deve aver dimenticato lo smartphone a casa oppure non conosce ancora bene l’italiano: s’è preso la sua bella maglia da titolare, l’ha indossata, ha disegnato calcio e se n’è tornato a casa con un bel sette in pagella.

Gasperini
Gianpiero Gasperini © Getty Images

La prova offerta con l’Empoli, poco meno di settanta minuti in campo, conferma le sue grandi doti ma anche una personalità spiccata. Non era facile emergere all’indomani di certe dichiarazioni. Forse al ragazzo sono servite per caricarsi, questo non lo sapremo, resta un mistero irrisolto per chi non ha acceso negli spogliatoi.

L’olandese, anni 23, arrivato negli ultimi giorni di mercato, ha toccato 56 palloni con dati sui passaggi puliti superiore all’80%, una statistica elevata rispetto ai suoi suggerimenti quasi sempre in verticale e illuminanti. Koopmeiners si è sistemato accanto a De Roon, ha fatto l’altro regista, ha dato sostegno anche in ripiegamento, è diventato luce e presto tornerà ad essere anche goleador, la sua principale caratteristica oltre al mancino.

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Nelle ultime due stagioni con l’Az Alkmaar aveva segnato 33 gol, tantissimi per un centrocampista, molti da calcio di punizione o con le sue classiche conclusioni da fuori. Avrà tempo e modo per provarci (e riuscirci) anche con l’Atalanta. Per ora gioca, brilla e prova a convincere tutti. A cominciare dal suo allenatore.

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