Impressionante la prova del Milan: Lazio schiacciata tutta la gara. Tonali sontuoso, Leao stile Mbappé. Ed è tornato Ibra
Milan-Lazio è stata impietosa, a tratti anche imbarazzante: la superiorità degli uomini di Pioli è stata così netta che da stasera ci sono molti interrogativi da porsi in casa biancoceleste. Partiamo da Sarri: il suo calcio può esser applicato a questa rosa? Una certa idea di giro-palla può esser messa in pratica quando gli avversari ti bloccano la prima costruzione con forza e velocità? Immobile è adatto ad esser valorizzato da questo 4-3-3 quando il livello si alza? Come giudicare l’operato della società che non ha dato alternative in difesa se non Hysaj? La transizione dal calcio di Inzaghi a quello di Sarri che tempi avrà per l’effettiva interiorizzazione da parte della rosa?
Il 2-0 è generoso nei confronti della Lazio, poteva andare molto peggio se quel rigore di Kessie non avesse sbattuto sulla parte interna della traversa senza finire dentro. Il secondo tempo, con i biancocelesti costretti a scoprirsi, poteva assumere i contorni della classica mattanza. I meriti del Milan sono tanti: gli interrogativi che deve porsi Sarri sono altrettanti. Con un imperativo: rimettere a posto la fase difensiva, sperando che diversi giocatori (Luis Alberto su tutti) non siano a fine ciclo e rappresentino più un peso che una risorsa. Per avere aggiornamenti in TEMPO REALE sulle ultime di CALCIOMERCATO, ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM!
Leao alla Mbappé, Theo e Brahim formato Galacticos
Mercoledì c’è il Liverpool: c’è la storia del calcio europeo in campo. Perché il Milan ad Anfield non è certamente favorito ma è anche un tuffo nel passato di cui aveva bisogno il movimento italiano. Pioli torna in Champions dopo tre giornate di campionato a punteggio pieno, con una squadra che ha dei sincronismi meravigliosi. Vedere Tonali in queste condizioni fa sperare i tifosi del Milan, ma anche Roberto Mancini: se Sandro è questo, va al Mondiale. Senza se e senza ma.
Rafa Leao ha messo, semplicemente, in imbarazzo la retroguardia della Lazio: la catena con Theo Hernandez è stata perfetta, gli interscambi hanno chiuso Marusic in una morsa nella quale non è uscito fino alla sostituzione. La falcata, poi, sul gol del vantaggio ha ricordato molto Mbappé: ed era anche il motivo per il quale Boban era convinto di aver fatto un grande acquisto. Le qualità sono di Leao impressionanti, davvero impressionanti.
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Gli addii di Donnarumma e Calhanoglu sono già un ricordo piuttosto lontano: Maignan sicuro, questo Brahim Diaz sarebbe titolare anche nel ‘suo’ Real Madrid: 10 vero, completo, concreto. Vede calcio prima degli altri, cancella uno-due tempi di gioco ad azione, accelera, rende imprevedibile la manovra rossonera.
La Champions peserà, è inevitabile: Pioli lotterà per lo scudetto se riuscirà ad equilibrare le forze, se saprà sfruttare al meglio le risorse. Questo Milan è la migliore delle grandi, finora: senza alcun dubbio. La scorsa stagione sta lì, a guardare il Milan come un monito: c’è bisogno di qualità, ma anche di intelligenza per tornare a vincere.