Coronavirus, immunità di gregge per l’autunno: l’annuncio di Palù

Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco ha parlato della situazione attuale con riferimento all’immunità di gregge 

Continua la lotta al Coronavirus in Italia dove prosegue la campagna di vaccinazione. A tal proposito è intervenuto il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Giorgio Palù, che ai microfoni di ‘Sky Tg 24’ si è detto ottimista in merito all‘immunità di gregge: “Si stima che ci voglia circa il 65% di soggetti vaccinati per proteggere anche quelli che non possono vaccinarsi. Per arrivare a circa 40 milioni di vaccinati si puntava all’autunno. Ce la possiamo fare, siamo ben attrezzati. Saremmo in grado di vaccinare 2-300mila persone al giorno e questo ci porterebbe in linea con le previsioni per la fine dell’anno. L’Italia è stata in grado di somministrare il 95% delle dosi arrivate. Ci sono anche altri vaccini che si stanno affacciando sullo scenario internazionale e al vaglio dell’Ema, come lo Sputnik russo. C’è quello cinese di Sinovac, quello di Johnson&Johnson che potrebbe essere pronto per marzo”. Per restare aggiornato con tutte le news legate al mercato e non solo CLICCA QUI!

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Palù ha proseguito sulle nuove dosi del vaccino Reithera: “Sarà possibile somministrare alcuni milioni di dosi del vaccino italiano, ma non prima di settembre. Le dosi del vaccino potrebbero integrare la disponibilità di oltre 200 milioni di dosi che era stata messa in preventivo d’acquisto, ma che sta ritardando. Il vaccino nasce su una piattaforma tecnologica ideata in Italia. C’è l’utilizzo di un virus come vettore da un primate non umano, uno scimpanzé o gorilla. È la stessa piattaforma che utilizza AstraZeneca. Ci vorrà ancora qualche mese affinché sia disponibile, perché è stata appena conclusa la fase 1“.

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