Roma-Spezia, Fonseca: “Dzeko non sarà della partita, vi spiego perché”

Paulo Fonseca torna a parlare in conferenza dopo il pasticcio, in campo e fuori, contro lo Spezia in Coppa Italia

La Roma e Paulo Fonseca tornano domani in campo nel ciclone post-Spezia di Coppa Italia. Il tecnico portoghese non è più così saldo sulla panchina giallorossa, in queste ore sono andati in scena tanti confronti con la dirigenza e soprattutto con la squadra.

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Per la sua successione sono sempre attuali i nomi di Allegri e Sarri a cui si è aggiunto anche Walter Mazzarri. Alla vigilia del ‘secondo round’ con lo Spezia di Italiano, stavolta in campionato, Fonseca è tornato a parlare in conferenza stampa parlando anche della questione Dzeko che non ci sarà: “In ballo c’è il mio futuro? Io ho sempre sentito l’appoggio del presidente da quando sono qui. Anche oggi abbiamo parlato e ho sentito il suo appoggio e per me non c’è nessuna questione”, esordisce Fonseca.

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Roma-Spezia, Fonseca e il rapporto con Dzeko: “Domani non gioca, ha avuto un fastidio”

Poi sul rapporto con Dzeko: “Sfortunatamente abbiamo qualche problema di giocatori, Pedro non sta bene e Mkhitaryan sta in dubbio, Dzeko ha avuto una contusione durante la partita, ieri ha avuto un fastidio e non sarà pronto per la partita. Non niente da dire sul rapporto con lui, penso solo alla partita di domani e devo concentrarmi sui giocatori che scenderanno in campo domani”.

Poi l’argomento si sposta sulla vicenda dei sei cambi con lo Spezia e a precisa domanda ‘Non crede che un allenatore debba conoscere il regolamento del paese in cui gioca?’, Fonseca risponde: “Sì, è vero. Dobbiamo tutti sapere le regole, ma il problema è che le regole cambiano tutti gli anni e ci sono altre competizioni in cui è possibile farlo. Non voglio scappare alle mie responsabilità, ma ora è tempo di pensare a domani”.

Roma-Spezia, Fonseca e le dimissioni: “Non sono uno che si arrende”

Su cosa è successo dopo la partita di martedì negli spogliatoi: “Sono qui da un anno e mezzo, conosco come vanno le cose. Quando non vinciamo tutto quello che si possa dire di male di una squadra arriva puntualmente. Ma io non voglio contribuire a queste speculazioni. Se la squadra è dalla mia parte? Sì”. Sulle dimissioni in caso di ‘abbandono’ dei giocatori nei suoi confronti: “Questo è un progetto nuovo, con un presidente nuovo. Con il tempo sorgono problemi e difficoltà, ma non dobbiamo crescere con queste difficoltà. Io però non sono il tipo di persona che si arrende”.

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Paulo Fonseca, allenatore della Roma ©️ Getty Images

Sul rosso a Pau Lopez provocato anche dall’errore della linea difensiva, colpa degli allenamenti sbagliati o di una interpretazione errata dei giocatori in campo? “Nel calcio senza errori non ci sarebbero gol. In ogni partita se ci sono dei gol ci sono degli errori. Lavoriamo e analizziamo tutti i giorni per migliorarci”. Sul calciomercato: “Lavoriamo tutti insieme, io, Pinto, il presidente e Ryan Friedkin”. Ancora su Pedro e Mkhitaryan: “Lo spagnolo non può giocare, su Mkhitaryan proveremo, valuteremo nell’allenamento di oggi”.

“Difficoltà a leggere le partite in corsa? Quando vinciamo non c’è nessun problema, quando perdiamo è normale che si parli di queste cose – si difende Fonseca -. Ogni partita è diversa, devo capire il momento e decidere di conseguenza. Io sbaglio come sbagliamo tutti gli altri“. Su Borja Mayoral: “L’ho visto bene, ha fatto una grande partita per me come aveva fatto a Crotone. Ha creato molto, ha sbagliato diversi gol ma non dimentichiamo che è un giovane e per me è più importante sentire che sta lavorando bene per la squadra, il gol verrà in maniera naturale”.

Infine sullo Spezia: “Sarà difficile, è una squadra con una propria identità e non credo che cambierà. Affrontiamo una squadra che vuole avere la palla, ci stiamo preparando per vincere”.

 

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