Roma, scontro con Petrachi: l’ex ds chiede 5 milioni

Continua lo scontro tra la Roma e Petrachi: il club contesta un comportamento offensivo, l’ex ds chiede 5 milioni di euro. Il 4 novembre la prima udienza

Uno scontro continuo quello tra la Roma e Gianluca Petrachi. Il club giallorosso, nella relazione finanziaria annuale per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2020, evidenzia ulteriori dettagli della causa con l’ex ds. Il club ha addebitato a Petrachi alcune condotte legate alla gestione dell’area sportiva durante il lockdown, contestandogli un comportamento offensivo nei confronti dell’ex presidente Pallotta. Invece Petrachi, d’altro canto, ha avanzato un ricorso per ottenere un risarcimento per danni per circa 5 milioni di euro.

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Questo il passaggio del comunicato ufficiale: “Con comunicazione del 18 giugno 2020 la Società ha avviato una procedura disciplinare nei confronti del sig. Gianluca Petrachi. In particolare, la Società ha addebitato una serie di condotte legate alla gestione dell’area sportiva anche durante il “lockdown”, nonché legate a dichiarazioni rilasciate dallo stesso pubblicamente ed aventi ad oggetto critiche aperte alla Società ed alla gestione della stessa. Inoltre, con la citata comunicazione del 18 giugno 2020, veniva contestato al sig. Petrachi di aver usato toni offensivi nei riguardi del Presidente Pallotta. Con nota del 23 giugno 2020, il sig. Petrachi, in ossequio al termine di difesa concesso dalla Società, ha rassegnato le proprie giustificazioni, respingendo ogni addebito. Con comunicazione del 24 giugno 2020, la Società ha comunicato al sig. Petrachi l’esonero dall’incarico di Direttore Sportivo. In data 3 luglio 2020, la Società ritenendo di non poter accogliere le giustificazioni rassegnate ha disposto, inoltre, il licenziamento per giusta causa del Direttore Sportivo ritenendo che i fatti contestati non consentissero la prosecuzione, neppure provvisoria, del rapporto di lavoro. In data 17 agosto 2020, il sig. Petrachi iscriveva al ruolo, dinanzi alla Sezione Lavoro del Tribunale di Roma, il ricorso volto ad ottenere l’accertamento della nullità ovvero dell’illegittimità del licenziamento del 3 luglio 2020 e, conseguentemente, la condanna dell’A.S. Roma S.p.A. al risarcimento dei danni patiti, per un petitum complessivo di euro 5 milioni circa. La prima udienza si terrà in data 4 novembre 2020. Il rischio di soccombenza è ritenuto “possibile””.

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