Juventus, caso Suarez | Rettore Oliviero: “La verità su Paratici”

Maurizio Oliviero, rettore dell’Università Statale di Perugia, ha parlato del caso Suarez svelando la sua verità su Paratici

“Sono amareggiato e sorpreso: non so darmi una spiegazione su come io sia diventato la notizia. Sono finito nel tritacarne mediatico per aver dato informazioni burocratiche, per una semplice cortesia istituzionale. Manco conosco Paratici, l’ho sentito per sei secondi in viva voce durante una telefonata”. Lo riferisce Maurizio Oliviero, rettore dell’Università Statale di Perugia, che ha voluto fare chiarezza su quanto accaduto nell’ormai nota vicenda legata al passaporto di Luis Suarez, ex obiettivo della Juventus da poco approdato all’Atletico Madrid. Clicca qui per nuovi dettagli.

Oliviero ha parlato della telefonata fatta con un suo conoscente: “Da parte di un mio conoscente che fa parte dello staff della Juventus il quale mi chiede se alla Statale c’è la possibilità di sostenere l’esame per la certificazione di conoscenza della lingua italiana: ha bisogno di questa informazione su richiesta dell’entourage di un giocatore. Io gli rispondo che si è confuso, che non è la Statale ad avere questi corsi, ma che posso metterlo in contatto con l’altra Università di Perugia – spiega a ‘Tuttosport’ – Chiamo la rettrice e poi Olivieri (direttore generale dell’Università per Stranieri, ndr), che conosco da anni, al quale dico che è una buona occasione per dare lustro alla città. E li metto in contatto”.

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Paratici e Nedved (Getty Images)

Sulle possibili pressioni subite, Oliviero chiarisce: “Assolutamente no. Non ho ricevuto alcuna sollecitazione, esplicita o implicita. Telefonate con Olivieri? Mi sarà scappato anche la frase “con questo attaccante vinciamo la Champions”, ma era una battuta, in quel momento parlavo da tifoso…”.

Oliviero ha commentato anche le intercettazioni telefoniche: “Suarez da aiutare? Mi riferivo al supporto e al sostegno nei corsi, ritenevo che bisognasse mettergli a disposizione dei docenti affinché potesse prepararsi. Mai ho pensato a facilitazioni in maniera illegale”.

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