Inter-Torino, Marotta allo scoperto sul futuro di Conte. Poi tirata d’orecchie a Brozovic

A pochi minuti dal fischio d’inizio di Inter-Torino, Beppe Marotta è intervenuto per chiarire alcune situazioni interne della società nerazzurra

Il futuro di Conte in un momento complicato, le esclusioni di Skriniar ed Eriksen dalla formazione titolare e la multa a Brozovic. Sono tante le situazioni che Beppe Marotta ha spiegato e chiarito a pochi minuti dalla partita tra Inter e Torino. Ecco le parole dell’ad a ‘Sky Sport’:

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Fuori Eriksen e Skriniar fuori: due bocciature?
Assolutamente no, meglio di Conte non può scegliere nessuno. Se ha deciso questa formazione avrà avuto dei riscontri soggettivi. Poi giochiamo ogni 3 giorni, è un periodo climatico difficile e mi sembra una cosa normale.

Le incertezze sul futuro di Conte
Nervosismo? Parliamo di amarezza, prendere gol negli ultimi 5 minuti è recidivo ed è normale che lasci amarezza e rimpianti. Bisogna fare una valutazione a 360 gradi, e stiamo avendo grandi soddisfazioni in termini statistici ma anche di risorse a disposizione di Conte, che le ha migliorate. Lui doveva migliorare la nostra situazione, ci sta riuscendo e non possiamo che essere contenti del suo lavoro.

Conte ha fatto il massimo?
Il massimo non esiste mai, c’è sempre qualcosa da migliorare. Conte lo sa e lo sappiamo noi, il lavoro è stato ottimo ma dobbiamo e possiamo migliorarci per colmare il gap dalla Juventus.

La bravura di un allenatore è anche far crescere i giocatori
E’ un anno un po’ anomalo. Abbiamo dovuto riprendere il campionato, e non abbiamo voluto riprendere. Ci sono stati prestazioni altalenanti, il post Covid ha portato qualcosa che va ancora calibrato e ci sono tante problematiche. Il fatto che abbiamo perso punti con le provinciali vuol dire che dobbiamo migliorare.

Conte via subito a fine stagione?
Credo che non ci siano cambiamenti, la società è molto soddisfatta di Conte. Lui e noi vogliamo vincere, ma non dobbiamo dimenticare che è il primo anno che allena questo gruppo e questa squadra mentre altri hanno lo stesso tecnico da anni. E’ normale che magari quando non vince si lasci andare a esternazioni che fanno parte del suo carattere. Sono d’accordo che bisogna recriminare quando si prende gol a 5 minuti dalla fine.

Su Brozovic
Sono fatti che ci dispiace dover gestire. Resta il rammarico perché sono ragazzi, ma devono capire che devono serrare i ranghi nella vita privata, che c’è un rispetto per gli altri compagni. Poi in questo periodo c’è un grande stress e certe cose non si devono fare. Abbiamo fatto la multa, la reprimenda, quello che dovevamo fare.

L’Inter può fare ancora tante cose, arrivare seconda, vincere l’Europa League o arrivare a 80 punti. Sono obiettivi grandi che cambiano la posizione dell’Inter nel calcio italiano
L’Inter ha un grande blasone, è normale che ci sia tanta pressione, che arriva soprattutto dall’esterno. Arrivano magari mine che possono deteriorare sensazioni interne, ma dobbiamo avere maggiore convinzione nei nostri mezzi. E’ normale che non è un alibi, alcuni infortuni patiti nello stesso settore del campo possono farne risentire la squadra. Ci sono cinque cambi e comunque è fatica avere anche uomini a disposizione.

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