Lecce-Milan, Pioli: “Mi gioco il futuro in dodici partite. Stagione finita per Musacchio”

Stefano Pioli, allenatore del Milan, parla alla vigilia della sfida contro il Lecce, gara che segna la ripartenza in Serie A per i rossoneri dopo la delusione in Coppa Italia

Alla vigilia della sfida del Via del Mare contro il Lecce, Stefano Pioli, allenatore del Milan, parla in conferenza stampa.

Sul pubblico: “Il calcio è con i tifosi, ciò significa passione, entusiasmo, motivazione che non avremo più dai nostri supporter. E’ negativo per tutti giocare senza i fan, ma se volevamo ripartire era questa la chiave”.

Sulla ripartenza: “Sarà un altro campionato, non era mai successa una cosa di questo tipo. Io posso dire che la mia squadra sta lavorando bene, puntavamo molto sulla Coppa Italia ed è un dispiacere essere usciti così, però siamo sul pezzo e sappiamo di giocare nel Milan con il dovere di dare il massimo fino alla fine”.

Sul futuro e le voci su Rangnick: “Siamo dei professionisti, siamo abituati a lavorare in mezzo a tante voci, non possiamo farci distrarre da nulla, chi lo sa, forse anche tu (giornalista) avrai un futuro incerto. Noi abbiamo un grande obiettivo, non credo che la nostra classifica rispecchi le nostre potenzialità. Non si decide mai da soli, anch’io deciderò perché è troppo importante finire al meglio questo campionato“.

Stefano Pioli (Getty Images)

Sulla sua panchina: “Tutti gli allenatori passano da questi 40 giorni, ci sono 12 partite da giocare, e quindi non ci sono certezze. Anch’io mi giocherò il mio futuro nelle prossime partite”.

Su Ibrahimovic, Musacchio e Duarte: “Ibra sta meglio, ma sta lavorando ancora a parte con grande dedizione ed impegno. Per Musacchio credo che la stagione sia terminata e Duarte potrebbe essere disponibile per la prossima con la Roma”.

Sull’attacco: “Abbiamo una delle più basse percentuali di concretizzazione delle occasioni create. Le partite di Coppa sono state così, credo che le sfide saranno sempre più equilibrate e quindi cercare di segnare un gol in più degli altri possa essere determinante”.

Su Zanardi: “Volevo fare un grande in bocca al lupo a Zanardi perché ha dimostrato di essere un grande sportivo ed un uomo vero”.

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