Coronavirus, il premier Conte: “Numeri incoraggianti, ripartiamo dalle riforme”

Conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo la riapertura degli spostamenti tra Regioni: inizia la Fase 3 dell’emergenza Coronavirus

Da quest’oggi, riprendono i liberi spostamenti tra regioni. Rimangono le norme di distanziamento sociale, ma l’emergenza coronavirus, anche visti i dati della Protezione Civile degli ultimi giorni, pare aver ormai passato la fase più critica e si può guardare con fiducia al futuro, pur con la dovuta prudenza. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato al Paese in conferenza stampa: “La decisione presa è stata assunta in piena consapevolezza. I dati della curva epidemiologica dimostrano che le contromisure stanno funzionando, così come il sistema di riaperture progressive. A distanza di un mese dal 4 maggio e delle prime riapertura, possiamo dire che i numeri sono incoraggianti. Gli ultimi monitoraggi non segnalano situazioni critiche, su tutto il territorio nazionale. Il trend di nuovi casi è in diminuzione e ciò ci conforta. Abbiamo fiducia in vista delle decisioni da adottare nelle prossime settimane. E’ giusto darsi alla socialità ritrovata, ce lo meritiamo, dopo settimane di duri sacrifici in cui abbiamo modificato le nostre abitudini. Ma facciamo attenzione. Le uniche misure che continuiamo ad attuare sono il distanziamento fisico e l’utilizzo delle mascherine dove necessario. Non seguirle sarebbe una grave leggerezza. L’altra notizia importante di oggi è la possibilità di ingresso dei turisti dall’estero in Italia, senza quarantena. Speriamo che presto potremo riaccogliere tutti dal mondo intero, dobbiamo farlo per promuovere il nostro patrimonio che è inestimabile. Superata l’emergenza sanitaria, dobbiamo fare i conti con quella economica e sociale. Abbiamo corrisposto l’importo di tre manovre di bilancio per venire incontro alle esigenze dei lavoratori, come non era mai successo prima. Ci rendiamo conto dei ritardi, l’apparato statale non era affatto pronto a tali erogazioni da effettuare in poco tempo. Stiamo già preparando un nuovo Decreto Rilancio per pagare più velocemente possibile i bonus, ma è solo l’inizio di un percorso di rilancio. Settori della filiera produttiva, del turismo, dello spettacolo, della manifattura, sono in grande sofferenza. Serviranno nel breve periodo misure efficaci, dobbiamo disegnare il paese che vogliamo in questa fase. Deve essere un nuovo inizio, agiamo nello spirito del 2 giugno come chiesto dal Presidente della Repubblica Mattarella. E’ un’occasione storica. La Commissione Europea ha messo sul piatto un Recovery Fund da 750 miliardi di euro, anche sotto la spinta dell’Italia. Su come sfrutteremo queste risorse, ci giochiamo la nostra credibilità. Dobbiamo lavorare per innovazione, digitalizzazione, snellimento delle procedure burocratiche. Servono riforme organiche ad ampio raggio, non è accettabile avere un Codice Civile ad esempio così datato. Dobbiamo farlo per avviare riforme, fiscali innanzitutto, anche per chiamare investitori dall’estero. Serve un confronto aperto su tutte le idee. C’è bisogno di lungimiranza e grande visione. Realizzeremo progetti piccoli e grandi. A cominciare dalle infrastrutture, l’alta velocità di rete in tutta Italia e non solo.

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