Serie A, le linee guida del protocollo per la ripresa del campionato

Il protocollo è stato trasmesso dalla FIGC al CTO: il 28 maggio la riunione con il Governo e la decisione finale sulla possibile ripresa del campionato di Serie A

Come rivelato in esclusiva nei giorni scorsi da Calciomercato.it, le linee guida del nuovo protocollo per la ripresa del campionato suo state trasmesse da FIGC al Comitato tecnico scientifico. Il CTO valuterà il documento e darà un parere prima della decisione finale che verrà presa il 28 maggio nella riunione del Governo con Federcalcio e Lega. Come dichiarato dal Ministro allo Sport Spadafora, la Serie A potrebbe ripartire il 13 o il 20 giugno.

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Protocollo Serie A: le linee guida

Allianz Stadium Juventus Serie A
Allianz Stadium (Getty Images)

Di seguiti i punti più importanti del nuovo protocollo per la ripresa del campionato di Serie A.

– L’impianto sarà suddiviso in tre zone: interno stadio, tribune, esterno stadio. In ognuna di esse non potranno essere presenti più di 130 persone contemporaneamente, per un massimo totale di 300 persone.

– Gli arrivi allo stadio dovranno essere scaglionati: prima gli arbitri (1 ora e 45′ prima) poi la squadra ospite (5 minuti dopo), infine la squadra di casa (90′ prima del fischio d’inizio).

– All’ingresso in campo non ci saranno i bambini ad accompagnare i calciatori, né foto di squadra e cerimonie con stretta di mano.

– In panchina sarà necessario mantenere un posto vuoto tra un calciatore e l’altro. In caso di necessità si potranno utilizzare le tribune per far accomodare le riserve.

– Arbitri e giocatori dovranno sempre muoversi in momenti diversi all’ingresso in campo, all’intervallo, alla fine della partita. Dovrà in ogni caso essere mantenuta la distanza di sicurezza di 1,5 metri. Niente proteste ravvicinate e assembramenti attorno agli ufficiali di gara 

– La conferenze stampa post-gara potrà avvenire solamente in streaming e con domande poste a distanza attraverso i social.

– In caso di positività di un calciatore rimane la regola già valida per gli allenamenti di squadra: il giocatore positivo andrà in isolamento, mentre il resto del gruppo resterà in ritiro per due settimane. Le procedure potranno subire variazioni sulla base dei nuovi dati epidemiologici e nuove acquisizioni scientifiche.

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