‘Bufera’ stipendi | Tommasi: “Autorizzati a non pagare”. Calcagno ‘minaccia’ protesta

Il vicepresidente dell’Aic Calcagno: “Solo un mese di stipendio da qui a fine campionato, siamo seriamente preoccupati”. Tommasi: “Sono deluso”

ROMA – L’Assocalciatori, attraverso il suo vicepresidente Calcagno si scaglia contro la Federcalcio che oggi ha stabilito a fine agosto i termini per l’iscrizioni con un vincolo di pagamento a quanto pare del solo mese di maggio. “Siamo fortemente delusi dalle nuove norme per le iscrizioni che permettono alle società di pagare un solo mese di stipendio, peraltro al netto da qui fino alla fine del campionato. Sono norme irricevibili – ha sottolineato Calcagno, come riporta ‘Sportmediaset’ – Valuteremo il da farsi domani coi calciatori, ma siamo seriamente preoccupati. Questa è la volta che qualcuno protesta davvero”.

“In pratica ora i club sono autorizzati a non pagare i calciatori relativamente al periodo in cui non abbiamo giocato partite – le parole invece del presidente Tommasi riportate da ‘Gazzetta.it – Nonostante tutti i vari tesserati abbiano comunque lavorato durante il lockdown, seguendo una preparazione dettata dai preparatori atletici delle stesse società. Sono deluso e allo stesso tempo preoccupato. Gli imprenditori del calcio chiedono soldi a tutti e poi non pagano gli stipendi ai calciatori”.

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