Serie A, Spadafora: “Ripartenza, ecco quando decideremo”

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora torna a parlare della ripartenza della Serie A e della possibile data del 13 giugno

ROMA – Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervenuto in diretta ‘casanapoli.net’, ha parlato nuovamente della ripartenza del calcio: “13 giugno? La dichiarazione del presidente del Coni Malagò continuava: ‘sono sicuro al 99% che il campionato ripartirà il 13 giugno, ma sono altrettanto sicuro che non si concluderà. Noi stiamo lavorando perché una volta che ripartirà, possa anche concludersi. La nostra prudenza, interpretata da qualcuno in malafede, era la necessità di farlo partire in sicurezza. Ogni sappiamo che ripartiranno da lunedì gli allenamenti, ora decideranno le squadre. Poi dire un mese prima che il 13 giugno è una data certa, è impossibile: dobbiamo vedere in questi giorni come reagirà il Paese alla vera ripartenza che ci sarà il 18 maggio. Speriamo che il 13 giugno sia la data giusta, ma per poterlo confermare serve ancora qualche giorno”.

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Spadafora continua: “Quando ho risposto in maniera molto dura al mondo del calcio è perché volevano una data certa, non oggi che tutto il Paese sta ripartendo, ma un mese fa. Si sono fermate le Olimpiadi, credo che tutto debba essere fatto al tempo giusto. Se ci sono le condizioni, bisogna riprendere perché è una grande occasione per dare sollievo agli italiani. Ma facciamo le cose per gradi: se tra qualche giorno i dati ci diranno che la situazione è migliorata, il campionato potrà ripartire”.

Sul protocollo criticato dai club: “Io la lettera della Figc di accettazione del Protocollo l’ho avuta, poi sarà successo qualcosa all’interno del mondo del calcio tra federazione e Lega. La proposta dell’autoisolamento è stata avanzata da Lega e Figc quasi un mese fa. Se adesso ci hanno ripensato o hanno verificato che non tutte le squadre hanno dei centri idonei per l’auto-isolamento. Non è una questione inserita da me, è una proposta autonoma dei soggetti interessati. Per la responsabilità penale, l’Inail ha chiarito molto bene e non solo per il mondo del calcio: scatta solo senza il rispetto dei protocolli. Il tema vero è quello della quarantena: su quello però si può ragionare, ovviamente partendo dai dati dei prossimi giorni”.

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