Nel piano presentato al ministro dello sport Spadafora, si ipotizza il raggruppamento geografico dall’Emilia alla Puglia
SERIE A CENTROSUD CORONAVIRUS / La Serie A prova a darsi delle linee guida per la ripartenza. La Figc ha elaborato una bozza di documento del quale si discuterà mercoledì con il ministro Spadafora. Le tempistiche per il ritorno in campo rimangono ovviamente di competenza del Governo, il piano per la sicurezza degli addetti ai lavori è stato intanto predisposto e si attende l'approvazione. Quanto alla logistica della 'Fase 3', quella dell'effettivo ritorno in campo, prende sempre più corpo l'ipotesi di un campionato concentrato nelle regioni del Centro-Sud. Difficile pensare che si possa tornare a giocare in Piemonte, Lombardia e Veneto, le regioni colpite più duramente, anche in impianti a porte chiuse: gli spostamenti delle squadre sarebbero comunque a rischio.
L'edizione odierna di 'Tuttosport' fa il punto della situazione. Le gare potrebbero essere concentrate in sei regioni: Emilia-Romagna (se i contagi scenderanno), Toscana, Lazio, Umbria, Campania e Puglia. Negli stadi emiliani potrebbero essere dirottate le gare casalinghe di Atalanta, Brescia, Verona e Udinese. Juventus, Torino, Milan, Inter, Genoa e Sampdoria raggiungerebbero la Toscana, dove le gare, comprese quelle della Fiorentina, potrebbero essere distribuite anche negli stadi di Siena e Livorno. Il Cagliari potrebbe giocare tra il 'Curi' di Perugia e il 'Liberato' di Terni, cambierebbe poco per Napoli e Lecce che continuerebbero a giocare nel loro stadio ma in Campania potrebbe essere utilizzato anche l'impianto del Benevento in caso di necessità.
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