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Serie A, Mancini: “Ripartiamo. Ma le cinque sostituzioni…”

Il Ct spera in una pronta ripresa del calcio: “Aiuta anche il Paese”

SERIE A MANCINI / Prima la salute, lo ribadisce più e più volte. Poi il calcio, che non deve e non può fermarsi. Anzi, deve ripartire quanto prima, importante motore sociale ed economico del nostro Paese. È il pensiero del Ct della nazionale Roberto Mancini, intervistato dal 'Corriere dello Sport' sul tema del lockdown e de 'nuovo calcio' post-coronavirus: “Secondo me lo sport di contatto non è pericoloso, almeno osservando i numeri. Per questo spero che riaprano il nostro mondo. E non lo dico egoisticamente, per motivi di soldi o di interesse, io ormai gli Europei li giocherò tra un anno e dovrò ricominciare il lavro di studio. Lo dico da semplice cittadino: lo sport ha un valore social, di aggregazione. Se riparte, darà una mano al Paese sotto il profilo psicologico. Ed economico. Sì, se coliamo a picco noi poi è più difficile per tutti”. Tutte le news di calciomercato e non solo: CLICCA QUI!

Quindi si ragiona sulla ripresa: “Il campionato diventa impronosticabile, perché è un mini torneo. La Juve, che è la più forte in assoluto, e la Lazio sono favorite, ovvio, ma attenzione perché certe distanze possono essere annullate facilmente da uno sbandamento. Cinque sostituzioni? Una sostituzione in più per me può bastare, perché altrimenti una partita perde la propria identità se la facciamo assomigliare ad un'amichevole con sostituzioni continue. Calendario? Possiamo prendere esempio dalla Russia: consegnato lo scudetto, dieci giorni dopo si ricomincia. Ovviamente con una pausa invernale”.

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