La Lega Serie A ha chiuso all’ipotesi lanciata da Spadafora di trasmettere le partite del campionato in chiaro
SERIE A IN CHIARO TV CORONAVIRUS LEGA FIGC SPADAFORA / L'Itaila e con lei il calcio italiano vivono un momento decisamente particolare e atipico. L'emergenza ha stravolto la vita dei cittadini e di alcuni aspetti economici come il calcio, che è chiamato ad affrontare parecchie decisioni. Tra queste anche quella relativa al diritti tv e alla possibile trasmissione delle partite in chiaro, ovvero su canali non a pagamento e quindi sulla tv pubblica. Questa è stata la richiesta di Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, in una lettera che ha trovato l'apertura della Federcalcio.
Ma non quella della Lega, che ha risposto così: “Il quadro normativo vigente e gli obblighi contrattuali già assunti non consentono di aderire“. In sintesi, come sottolinea 'repubblica.it', dal momento che i diritti in chiaro non sono mai andati a bando e se Sky trasmettesse su TV8 uno dei match (ad esempio Juve-Inter), Rai e Mediaset sarebbero pronte a fare causa. Questo perché anche le stesse Rai e Mediaset avevano comunque dato la disponibilità a diffondere la gara in chiaro. Una decisione del genere violerebbe la Legge Melandri e farebbe scendere in campo anche l'Antitrust: servirebbe solo un decreto del Governo per sbloccare la situazione, ma in ogni caso sarebbe troppo tardi.




















