Voti e giudizi della gara valida per la 23ma giornata di Serie A
PAGELLE TABELLINO NAPOLI LECCE / Vittoria di platino per Liverani e per il suo Lecce. I pugliesi ringraziano un Lapadula in forma smagliante, un Falco ispiratissimo ma anche un centrocampo solidissimo, che coniuga alla perfezione qualità e quantità. In casa Napoli sempre enormi i problemi difensivi, ma anche la cattiveria sottoporta è un problema enorme, sul quale Gattuso dovrà sicuramente lavorare.
NAPOLI
Ospina 5 – Sull'azione del gol leccese la conclusione è infida ma poteva essere bloccata senza troppi problemi. Invece se la lascia scivolare praticamente sui piedi di Lapadula. In generale quando il pallone arriva dalle sue parti è difficile che la tenga bloccata. Si fa parzialmente perdonare con una paratona, di istinto, sulla schiacciata di Barak.
Di Lorenzo 5 – In netta difficoltà contro Saponara e Donati, sovrastato nell'azione del raddoppio leccese da Lapadula. Una giornataccia proprio nella giornata in cui torna nel suo ruolo naturale.
Maksimovic 5,5 – Anche lui nell'azione del vantaggio leccese è molto lento nel capire cosa stia accadendo. Piazzato maluccio anche sulla seconda segnatura dei pugliesi.
Koulibaly 5 – Distratto sul gol di Lapadula, per lui anche una di quelle solite (e irritantissime) uscite palla al piede che gli costa anche un cartellino giallo dopo aver perso palla. Non è al meglio, ma deve scattare qualcosa anche nella testa.
Mario Rui 6 – Non è certo una novità il fatto che quando va in sovrapposizione possa essere un valore aggiunto, come dimostra anche l'assist. Meno efficace, come spesso gli accade, nella concentrazione e nella lettura della situazione difensiva. Niente di nuovo sotto al sole, insomma.
Lobotka 6 – Schierato mezzala vera, per l'occasione, gioca un po' più alto del solito e la posizione atipica forse lo penalizza un po'. Sbaglia qualche scelta peculiare, ma nel complesso non gioca una gara cattiva. Dal 46' Mertens 6 – Fa capire che la musica è cambiata già dopo soli due minuti: gioca nello stretto con Insigne e con lui e Mario Rui confeziona la palla del pareggio. Poi anche lui meno brillante del solito, eppure resta quello che dà più la sensazione di poter cambiare le cose da un momento all'altro.
Demme 5,5 – Anche per lui, come per tutta la squadra, un passo indietro rispetto alle scorse uscite. Fatica tantissimo soprattutto nel secondo tempo, quando Gattuso lo lascia a lottare praticamente da solo in mezzo a una selva di maglie giallorosse. Quello di oggi era più un 4-1-4-1, con lui a fare da vertice basso. Ok, ma non gli si può chiedere la luna.
Zielinski 5 – Manca di un soffio la deviazione nell'area piccola dopo 5 minuti di gioco, poi poco dopo ha un due contro uno insieme al connazionale Milik davanti a Lucioni ma lo serve malissimo. Il problema è sempre lo stesso: gli manca la cattiveria agonistica, sotto porta e non.
Politano 5,5 – Quando parte palla al piede sa far male, ma è poco deciso nell'ultima scelta, che sia assist o conclusione a rete. Rispetto a Callejon per gli altri saranno automatismi molto diversi, tutti da rodare. Dal 59' Callejon 6 – Non una mezz'ora indimenticabile, ma almeno trova un gol che gli mancava dalla prima giornata.
Milik 6 – Primo tempo di una mollezza irritante, davanti alla porta e anche più largo, quando va a cercare palla. In verità arriva parecchio molle anche sul pareggio, dove davvero doveva solo appoggiarla e invece rischia addirittura di sbagliarla. Poco male: gol doveva essere e gol è stato.
Insigne 5,5 – Una partita intera alla ricerca della giocata giusta, che però non arriva mai. Sarebbe l'uomo più in forma dei suoi, dovrebbe dare lo sprint, ma stasera non gli riesce. Dal 76' Lozano – Un pizzico di brio a una manovra che iniziava a boccheggiare, ma niente di chissà che.
All. Gattuso 5 – Liverani gliela incarta eccome, ma il problema è ad inizio partita, quando i suoi avrebbero l'occasione di farne almeno tre e però si perdono fra mille ghirigori. Poi prova a riprenderla con un 4-2-4 che paga subito, ma non a lunga gittata. Il Lecce prende il controllo del centrocampo e sono dolori. Una squadra scollata, preda delle proprie insicurezze. Se Genova era stato un passo indietro rispetto alla Juve questa sfida qui ne sono almeno altri due.
LECCE
Vigorito 6 – Non poteva fare molto sul gol di Milik, che viene servito proprio sulla linea di porta. Per il resto non ci sono troppe occasioni per mettersi in mostra, controlla la situazione come può.
Rispoli 6 – Insigne e Mario Rui lo fanno sudare ma in realtà sfondano soltanto una volta, quando mandano a bersaglio Milik. Per il resto lui controlla la situazione, soffrendo sì, ma senza mollare.
Lucioni 7 – Leader di una difesa che si concede poche sbavature, in marcatura su Milik è ineccepibile e fa sì che il Napoli non sfondi quasi mai. Gran gara.
Rossettini 6,5 – Al di là della disattenzione sul momentaneo pareggio del Napoli anche lui gioca una buona partita, in controllo di una situazione che poteva farsi molto antipatica. Si fa valere.
Donati 6,5 – Politano fa paura solo per la prima mezz'ora, poi diventa completamente inoffensivo anche grazie alla grande attenzione che Donati mette nel controllarlo. Stessa musica anche con Callejon.
Majer 6,5 – Lotta come sempre, si propone anche in avanti, esce con la maglia sudata e fra gli applausi scroscianti del settore ospiti. Uno come lui la pagnotta non la ruba mai. Dal 67' Petriccione 6 – Cambio per dare aria a un calciatore che aveva speso tanto, giusto questo. Petriccione ne prende il posto svolgendo esattamente lo stesso compito.
Deiola 6,5 – Liverani ha un centrale decisamente atipico, delegando la costruzione della manovra ai Saponara, ai Barak e ai Falco. Lui fa quello che sa fare meglio, ovvero corre e ci mette una pezza quando può. Molto bene. Dal 90' Paz sv
Barak 6,5 – Qualità da vendere, un po' discontinuo nella prestazione complessiva ma di certo fra i più positivi dalla cintola in su. Stava anche trovando il gol, ma Ospina gli dice di no, di istinto.
Saponara 6,5 – Un calciatore che quando sta bene fa la differenza, anche con la giocata estemporanea. La qualità che mancava al solidissimo Lecce di Liverani.
Lapadula 7,5 – Si fa trovare lì, al posto giusto al momento giusto: esattamente ciò che ci si aspetta da lui. Il secondo poi quasi lo inventa, bruciando Di Lorenzo nell'attacco al pallone. Peccato per i tanti infortuni. Quest'anno è un valore aggiunto, ha la fame e la voglia giusta per alzare l'asticella, e ogni volta che ha trovato continuità di presenze l'ha dimostrato.
Falco 7 – Molto più pericoloso quando si decentra e non dà punti di riferimento agli avversari piuttosto che quando gioca più vicino a Lapadula. L'uomo che cambia marcia, l'uomo che pennella 30 metri di cross sulla testa del compagno. Per questa squadra è un faro. Dal 73' Mancosu 7 – Ha poco più di un quarto d'ora e lo sfrutta alla perfezione lasciando partire un missile che Ospina vede solo atterrare alle sue spalle. Che gioiello di balistica.
Liverani 7,5 – La sua classifica è davvero bugiarda perché il Lecce è una gran bella squadra, che si muove come una fisarmonica e colpisce appena ha l'occasione. Cuoce il Napoli a fuoco lento per mezz'ora, rischia anche parecchio ma poi va in vantaggio e da lì in poi è un capolavoro di lettura della gara e scelte tecniche. Panchina d'Oro (di B) meritatissima per un'altra bella rivelazione di quest'anno.
Arbitro Giua 4,5 – L'episodio da moviola, anzi da VAR, c'è, ed è il rigore su Milik. Lui dà simulazione, il silent check evidenzia un tocco sull'attaccante polacco, benché Milik poi accentui parecchio la caduta. E non è l'unico momento no di una giornata storta. Per fare un altro esempio: subito prima della punizione poi trasformata da Mancosu c'era fallo per il Napoli.




















