I nerazzurri vanno sotto e poi pareggiano, ma non riescono ad andare oltre il pareggio anche in superiorità numerica
ATALANTA MANCHESTER CITY CHAMPIONS LEAGUE / Notte da sogno per l'Atalanta, che nonostante il pareggio, ricorderà a lungo questo match contro il Manchester City di Pep Guardiola. In una partita che per i nerazzurri era da dentro o fuori, arriva subito la doccia gelata: i 'citizens' vanno in vantaggio con il gol di Sterling dopo appena 7 minuti. Un gol che taglierebbe le gambe a chiunque, non alla squadra di Gasperini che reagisce e comincia a macinare. La 'Dea' è in partita, ci crede e riesce anche a mettere in difficoltà il City. Poi arriva il calcio di rigore a favore della squadra di Guardiola per fallo su Sterling, poi cambiato in calcio di punizione dal Var.
Sugli sviluppi fallo di mano di Ilicic e stavolta il penalty c'è: va Gabriel Jesus, che però tira malissimo e manda a lato. L'Atalanta capisce di poterla riprendere e nella ripresa riesce a trovare l'1-1 con la zuccata di Pasalic. Gli uomini di Gasperini continuano a spingere, giocano bene ma il raddoppio non arriva. All'80' Ilicic ha la grande chance di ribaltarla definitivamente ma subisce fallo da Bravo: è rosso per il portiere del City, che – dopo una lunga fase di incertezza – si ritrova a giocare con Walker, un terzino, in porta. Ma i nerazzurri non riescono a sfruttare questa grande possibilità, neanche con 7 minuti di recupero. La 'Dea' sale a quota 1, il primo storico punto in Champions League, che però serve a poco: a dare una mano è lo Shakthar Donetsk, che a Zagabria pareggia 3-3 al 97' e lascia tutto aperto. Il City è a 10 punti e ormai qualificato, gli ucraini restano appaiati a 5 con la Dinamo con l'Atalanta a 1. Gasperini deve vincere entrambe le partite che restano e sperare che gli altri risultati siano favorevoli, ma alla fine resta alto il rammarico.




















