Il difensore giallorosso: “Rivedo le mie azioni tre o quattro volte per capire gli errori”
ROMA MANCINI ATALANTA – Gli infortuni che hanno colpito la Roma hanno disegnato un nuovo ruolo per Gianluca Mancini a centrocampo. Un altro passo dopo il cambio di modulo con il trasferimento nella Capitale. “L'Atalanta ha un calcio diverso da tutte le squadre di Serie A – ha dichiarato il difensore a 'goal.com' ricordando il suo recente passato – All'inizio ho trovato delle difficoltà, ma grazie ai compagni e al mister sono riuscito ad inserirmi bene. Sono uno che chiede molto a se stesso. Dopo la partita mi riguardo le mie azioni anche 3 o 4 volte, per capire gli errori e dove posso migliorare. Qui sto bene, sono in una grande squadra e faccio la cosa più bella del mondo. Ma ho fatto la gavetta vera, ho giocato in Primavera, poi due anni a Perugia dove non vedevo il campo ad ogni partita. Ho avuto allenatori che mi hanno fatto aspettare e fatto crescere. Tra 20 anni spero di aver lasciato nel calcio qualcosa di bello per le generazioni che verranno. Come io ho vissuto la generazione dei giocatori che vedevo in tv, come Nesta, Cannavaro e Materazzi“.




















