Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Milan-Spal, Pioli scuote i suoi: “Siamo meglio di questo qua. E i tifosi non sono stupidi”

Il tecnico rossonero incontra i giornalisti alla vigilia del posticipo della decima di campionato

MILAN SPAL CONFERENZA PIOLI – Il Milan affronterà la Spal nel posticipo del turno infrasettimanale valido per la decima giornata del campionato di Serie A. Una sfida molto delicata tra due formazioni in crisi di risultati: da un lato i rossoneri non hanno ancora trovato il successo dopo il cambio in panchina, dall'altro i ferraresi sono in piena zona retrocessione. Alla vigilia del match del 'Meazza' il tecnico dei meneghini Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa. Calciomercato.it vi riporta le sue parole in tempo reale.

MOMENTO – “Bisogna essere realisti e dire che il nostro non è un buon momento ma abbiamo l'occasione per migliorare il momento e la classifica e soprattutto abbiamo l'occasione per dimostrare che siamo migliori di quanto visto domenica”.

MOTIVATORE PIOLI – “Dal di fuori si ha un'idea sbagliata di Pioli persona che vive invece emozioni forti e vuole viverle con i giocatori. Ma non mi importa niente se mi abbracciano o meno, l'importante è vincere la partita. Se vogliamo cambiare i risultati e facciamo le cose fatte fino ad oggi dobbiamo cambiare”.

RAPPORTO CON I GIOCATORI – “Amico non lo so, ma che sono un allenatore vicino ai giocatori sì. C'è differenza tra essere un buon gruppo ed essere squadra. Noi dobbiamo diventare squadra, siamo molto giovani e c'è bisogno di un allenatore che sia punto di riferimento”.

ZONA RETROCESSIONE – “Credo che in questo momento non dobbiamo mettere il carro davanti ai buoi, mancano 29 partite quindi c'è tempo per migliorare la classifica. Voglio gente orgogliosa, positiva e arrabbiata perché serve essere arrabiati. Domani mi aspetto un Milan e giocatori che non si risparmiano che lottano 95 minuti per raggiungere la vittoria”.

CLASSIFICA – “Sono sempre preoccupato nel senso che devo stare attento a tutto e devo cercare di prevenire tutto. La classifica è quella, ma ripeto c'è tempo e vogliamo tornare a vincere da domani. Dobbiamo pensare solo a quello, a fare una partita battagliera. Non possiamo essere in questo momento la miglior squadra del campionato perché lavoriamo insieme da poco e probabilmente non siamo la miglior squadra dal punto di vista tecnico, quindi dobbiamo esserlo dal punto di vista caratteriale”.

PAURA – “Io non ho visto una squadra impaurita. Ho visto una squadra che ha giocato con errori ma che non è stata inferiore agli avversari. E se anche qualcuno ha qualche timore, è il momento di lasciarlo alle spalle. Dobbiamo pensare a quello che possiamo ancora incidere”.

SUSO – “Non ho dubbi che sia un grande giocatore con grandi qualità, credo però sia sbagliato ricondurre le difficoltà del Milan ad un unico giocatore. Tutti dobbiamo dare qualcosina in più, vale per Suso e vale per tutti noi”.

RESPONSABILITÀ – “Dobbiamo diventare molto responsabili perché indossiamo una maglia prestigiosa. I tifosi erano 50mila contro il Lecce e pur non avendo vinto hanno apprezzato lo spirito, a Roma ci hanno sostenuto, quindi ora dobbiamo fare qualcosa in più anche per loro. Dobbiamo mettere in campo uno spettacolo migliore e ne abbiamo le possibilità”.

KESSIE – “In queste due partite abbiamo prodotto una certa costruzione da dietro con delle posizioni in campo. Vogliamo una superiorità da dietro con una costruzione anche più semplice e veloce possibile. Domenica ci siamo mossi troppo poco senza palla non mettendo dubbi alla fase difensiva della Roma, a volte non abbiamo dato le soluzioni adatte al compagno per fare il passaggio giusto”.

RIPORTARE SAN SIRO AD ESSERE ALLEATO – “Il tifoso non è stupido, riconosce quando una squadra gioca con spirito e saprà rendere quindi la giusta dimensione alla nostra prestazione, per cui dipende molto da noi. Un tifoso va allo stadio con la voglia di tifare la propria squadra”. 

ASPETTO PSICOLOGICO – “Credo che siccome sono i risultati che cambiano le situazioni e siccome è molto facile passare da un momento positivo a uno negativo e viceversa, adesso dobbiamo ottenere risultati. Dopo questa squadra anche a livello mentale, pur mantenendo la giovane età, ha delle qualità per essere forti. Dobbiamo però arrivarci tramite prestazioni positive e risultati positivi, adesso serve la voglia di ottenere risultati. Giocare bene significa avere più vantaggi e cercheremo di giocare meglio degli avversari, ma adesso la caratteristica che deve avere il Milan è lo spirito”.

MALDINI E BOBAN – “Non ho mai avuto una presenza così continua ed assidua della società come sto avendo qui al Milan. Massara, Maldini, Boban sono sempre presenti, Gazidis è venuto da noi. Una presenza continua che dà sostegno alla squadra, stiamo parlando di persone con grande competenza e possono aiutare la squadra a crescere”.

BENNACER – “Se fa l'intero allenamento oggi recuperiamo anche Bonaventura, solo Rodriguez e Caldara non sono disponibili. Quindi ho varie disponibilità di scelta, Bennacer è tra questi. Credo che cambierò qualcuno rispetto alla partita di domenica per avere freschezza”.

PAQUETA – “Non gli sta mancando la voglia di fare le cose, però deve incidere di più ed essere più presente nelle situazioni decisive. Siamo tutti chiamati a dare qualcosina in più, prima abbiamo parlato di Suso ma vale anche per Paqueta e tutti i giocatori del Milan. Siamo migliori di quanto stiamo dimostrando, siamo migliori di questo qua”.

PIATEK PIÙ LEAO – “Tutto è possibile. Non c'è un sistema di gioco preferito, nel tempo devi capire le caratteristiche principali e mettere i più forti nelle posizioni migliori. Ci può stare la soluzione a due punte ma andresti a penalizzare altri giocatori. Ora concentriamoci su questa partita, poi le alre due e poi nella sosta ci lavoreremo. Adesso è troppo importante”.

SPAL – “Di solito la Spal non è una squadra che va a prendere molto gli avversari. Ci aspetta un avversario compatto che lavora insieme da tanto tempo, che conosce le posizioni del campo e che ha buone qualità, non ci aspettiamo sicuramente dei regali e dobbiamo essere bravi a fare qualcosa in più di loro”.

ERRORI TECNICI – “Si lavora per crescere ed evitare certi errori. Sono tante le cose su cui dobbiamo lavorare, ma dobbiamo essere più lucidi e precisi soprattutto dal punto di vista delle scelte. Comunque si schiereranno gli avversari qualche spazio ce lo devono concedere e dobbiamo scegliere lo spazio giusto nel modo giusto. Abbiamo il materiale per fare tanto”.

PIATEK – “Piatek è il centravanti di questo Milan con determinate caratteristiche, Leao può esserlo con altre caratteristiche che potevano essere quelle più adatte per la profondità concessa dalla Roma. Credo che Piatek sia un giocatore che sta bene e ha voglia di fare. Da Leao mi aspettavo di più domenica, ogni partita posso far scelte diverse. Possono giocare anche insieme, ma io non credo sia così importante chi giochi domani. L'importante è la squadra che gioca domani, con che testa scenderà in campo. Non mi piace parlare degli altir, ma non è che Juve e Inter hanno vinto 6-0 contro Lecce e Brescia. Vincono di misura. Adesso è il momento di star lì con la testa”.

PIATEK E LEAO TITOLARI – “Non è utopia ma farò le scelte più adatte per la partita di domani”.

Gestione cookie