Gli azzurri non hanno sfruttato i passi falsi di Juve ed Inter e tra i tifosi serpeggia malcontento
NAPOLI ANCELOTTI / Quattro secondi posti negli ultimi quattro anni, attualmente quarta in Serie A e prima nel girone di Champions: un rendimento che non basta a celare il malcontento che a Napoli serpeggia da qualche settimana. Sul banco degli imputati c'è anche Carlo Ancelotti, tecnico con fama di vincente ma verso il quale all'ombra del Vesuvio non sembra essere scoccata la scintilla. Ma quali sono le accuse che si muovo allenatore di Reggiolo?
TURNOVER ECCESSIVO – Il primo appunto riguarda l'eccessivo turnover: 12 formazioni diverse in 12 uscite stagionali, mai la stessa formazione e un turbinio di cambi che sembra privare la squadra di punti di riferimento.
GIOCATORI FUORI RUOLO – Agganciato a questa accusa c'è quella relativa alla disposizione tattica e soprattutto ai ruoli dei giocatori: da Di Lorenzo adattato a sinistra, preferito al mancino naturale Ghoulam (“non è pronto per giocare” la risposta piccata di Ancelotti) a Zielinski e Fabian Ruiz che non hanno ancora una collocazione tattica definita. Ieri l'esperimento (andato male) Elmas esterno destro al posto di Callejon, per non parlare del continuo cambiare la coppia di attacco.
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RAPPORTO CON LA SQUADRA – C'è anche da considerare il rapporto con la squadra che qualche scricchiolio lo ha mostrato per stessa ammissione dei protagonisti. Il caso emblematico è quello di Lorenzo Insigne che si trascina dallo scorso campionato: l'abbraccio di Salisburgo ha messo a tacere un confronto/scontro che va avanti da tempo, ma fino a quando?
DICHIARAZIONI – Infine, le dichiarazioni alla stampa non sempre sono piaciute ai tifosi: dal “mercato da 10”, quando sono evidenti alcune mancanze nella rosa del Napoli, alla “buona prova” di Ferrara, un commento che i sostenitori azzurri dopo un pareggio non riescono a digerire.




















